C’è chi parte per trovare fortuna altrove, ma c’è soprattutto chi rimane perché queste fortune le vuole trovare e riscoprire nella propria terra. Vito Teti parla di “restanza” per indicare il coraggio di questi ultimi che compiono un vero e proprio atto di sacrificio per cercare nuove opportunità, lì dove sono nati e cresciuti.
Un concetto, quello di “restanza”, che i ragazzi di Felici&Conflenti hanno fatto loro, oramai da quattro anni. Restare per riscoprire e rivivere vecchie tradizioni e restare per poter dare una nuova possibilità a quei luoghi che in molti abbandonano. E se quest’anno sono riusciti a giungere alla quarta edizione dell’evento che anima le vie di Conflenti e non solo, qualcosa vorrà pur dire.
Laboratori, incontri, seminari e tanto altro ancora che non si limiteranno più ai soli 6 giorni di luglio ma il progetto estenderà le iniziative durante tutto l’anno. Ciò è stato possibile grazie ai finanziamenti giunti dalla Regione Calabria che permetteranno al progetto “Felici e Conflenti, tramandamenti della cultura musicale del Reventino” nato in seno all’associazione Linea Jonica, di poter usufruire dei fondi del bando “Giovani alla scoperta della Calabria: cultura, arte e musica” promosso dal dipartimento Turismo e Beni Culturali, Istruzione e Cultura.
Tante le iniziative e le convenzioni già in programma. Carlopoli, Nocera Terinese, San Mango d’Aquino, Martirano Lombardo, Bianchi, Carpanzano per citare alcuni dei paesi dove i ragazzi organizzeranno già a partire da quest’estate seminari, presentazioni e laboratori con la partecipazione delle associazioni locali. A settembre sarà poi il turno delle scuole. A Decollatura, al Liceo scientifico “L. Costanzo” e all’Istituto comprensivo di Nocera Terinese si svolgeranno dei laboratori e delle lezioni sugli antichi strumenti musicali dell’area del Reventino-Savuto.
Ma il cuore degli eventi, come di consueto, si terrà nell’ultima settimana di luglio. Feste, degustazioni, balli, laboratori, camminate e tanto altro che coinvolgeranno l’intero circondario del Reventino. Il 25 luglio le iniziative partiranno da San Mazzeo, frazione di Conflenti, grazie alla collaborazione con l’associazione “Una voce tante voce”. Il 26 ci si sposterà all’abbazia di Corazzo e giorno seguente sarà invece il turno di Nocera Terinese.
Durante i sei giorni si svolgeranno laboratori di musica, danza e intaglio ma anche una escursione sul Monte Reventino (curata dall’associazione Conflenti Trekking), dove il 26 luglio è previsto un incontro con l’antropologo Antonello Ricci che parlerà del suo nuovo volume Il secondo senso. Per un’antropologia dell’ascolto attraverso una presentazione “a tappe”.
Altri appuntamenti vedranno protagonisti l’antropologo Vito Teti che ritorna a Felici & Conflenti col suo nuovo libro Quel che resta; Christian Ferlaino che discuterà gli esiti di una ricerca dal titolo: La musica da danza nell’area di influenza della Madonna di Conflenti; e il prezioso contributo dell’etnomusicologo Vincenzo La Vena. I laboratori previsti sono molteplici: danza tradizionale del Reventino, danza del Marchesato, flauto armonico, zampogna della Presila, organetto, canto tradizionale, intaglio tradizionale. E ancora laboratori culinari, degustazioni, cene e feste tutte le sere, a cui parteciperanno anche i migranti ospitati in alcune strutture del paese.
I prodotti che verranno consumati durante le giornate saranno a km 0. Mentre il pane verrà prodotto durante i laboratori culinari grazie alle farine di grano antico ricavata dal grano macinato a pietra e all’utilizzo del forno “Felice&Conflenti” appositamente costruito per l’evento.
Le iniziative dell’associazione mirano a valorizzare le produzioni locali, provando a rivitalizzare, mediante la trasmissione orale, tecniche e conoscenze del un passato indebolite dai vortici della globalizzazione. Le giornate di Felici & Conflenti si concluderanno con le consuete feste che tutte le sere animano il paese in compagnia dei suonatori di tradizione dell’area. Il 29 luglio si terrà la grande festa conclusiva Suoni a Conflenti con il tradizionale Ballu d’u ciucciu.