Si tratta di un ulteriore segnale di decadenza di questa struttura sanitaria che dovrebbe servire tutta l’area del Reventino. Chiude anche il bar per assenza di pazienti, parenti e forse anche medici e infermieri che lo frequentavano fino a un po’ di tempo fa.
I clienti si sono ridotti contestulamente al ridursi delle prestazioni sanitarie, dei servizi ospedalieri e dei posti letto. Un ospedale che constringe alla chiusura il bar al suo interno non si può dire che sia più un vero ospedale.
Certo non è un problema solo di questo territorio ma di tutta la Calabria, con una sanità al collasso che fa gridare un giorno sì e uno no allo scandalo. Mancano infermieri e medici, e i circa trecento medici “importati” da Cuba hanno dato manforte, anche a Soveria Mannelli, ma non possono certo fare miracoli. Attrezzature obsolete e degrado strisciante fanno il resto.
Ora anche l’assenza di un posto dove poter prendere un caffé…