E’ proprio una di quelle notizie da raccontare, una notizia che trasuda di cultura e di amore viscerale per la propria terra. Il teatro rappresenta il filo conduttore del laboratorio “Chi è di scena”, promosso dall’associazione “La Strana Famiglia“. Per l’occasione abbiamo raggiunto l’attrice italiana Caterina Misasi ( nella foto in basso di Claudio Valentini). Caterina curerà l’ambizioso progetto teatrale, con il prezioso aiuto di Davide Carpino, presidente dell’associazione. Scopriamo insieme i tasselli di questo barlume di speranza per la cultura calabrese e soprattutto per il teatro italiano
(Nella foto l’attrice Caterina Misasi e l’attore Davide Carpino)
Grazie Caterina Misasi per questa piacevole intervista, perché hai scelto Cosenza per il laboratorio “Chi è di scena”?
“Ho scelto Cosenza perché è la mia Città ( sorride ndr). La Città che ha aiutato molto anche mio nonno, la Città della mia famiglia. Ho un amore viscerale da sempre nei confronti di Cosenza. Mi rendo conto, anche, che il luogo potrebbe crescere molto di più a livello culturale: ha il bisogno di farlo. Questo è l’inizio di tutto un percorso con l’Associazione “La Strana Famiglia” di Davide Carpino. Partiamo con un progetto interamente dedicato ai bambini, per poi ovviamente fare altro.
Cosa puoi svelare ai lettori de “ilReventino”?
Il progetto partirà dal prossimo mese di ottobre e andrà avanti fino a giugno 2022. E’ un vero e proprio laboratorio teatrale. Verrà svolto presso l’Hotel President di Rende per un totale di 12 ore al mese. Curo personalmente il laboratorio. E’ previsto un saggio finale dopo questo percorso insieme.
Possiamo dire che il teatro è terapeutico?
Il teatro è terapeutico? Certamente! Può essere molto terapeutico anche per i bambini. Può aiutare chi ne ha necessità per riuscire ad esternare le proprie idee e socializzare. La conoscenza del mestiere dell’attore, il lavoro sul corpo, il movimento scenico. Imparare a modulare la propria voce, saranno gli altri tasselli del laboratorio.
Il ruolo di Davide Carpino?
Davide è il presidente dell’associazione. Lo sostengo perché è un uomo pieno di coraggio. Ha tante idee brillanti e avendo le sue difficoltà motorie c’è da togliersi il cappello quando si parla con lui. Il suo coraggio non passa indifferente ( sorride ndr).
Una domanda anche per Davide. Parlami di questa straordinaria innovazione per Cosenza.
Partiamo con questo laboratorio diretto ai bambini per educarli al teatro, e per distoglierli da quella realtà, ogni giorno, soffocante dei videogiochi. Abbiamo scelto Cosenza perché abbiamo tantissimi giovani promettenti. Il mio obiettivo è di creare una grande casa aperta ai giovani artisti. Il teatro non è rivalità ma accoglienza.
Foto concesse da Caterina Misasi
Fotografo: Claudio Valentini
Omar Falvo
Giornalista pubblicista