Ogni piccolo paesello ha il suo personaggio, quelle persone che trascurano se stesse per stare sempre al centro della comunità, partecipando a tutti i momenti di carattere sociale. Cerva aveva Serafino Marchio, da ieri mattina non c’è più e aleggia nell’aria una profonda mestizia.

Serafino Marchio, anni 73, era conosciuto da tutti in paese perché la sua casa era la strada, capace com’era di intessere rapporti con tutti, con i grandi e i piccoli.
A tratteggiarne un edificante profilo sui social è l’attivissima associazione Universo Giovani di Cerva:
“In una comunità piccola, come quella del nostro paese, ci si sente quasi come in famiglia perciò ci sono delle persone a cui non si è legati da un vincolo di sangue, ma alle quali riconosci un valore sociale. Una figura sempre presente. Ecco, Cerva ha perso una di esse, Serafino Marchio, un uomo a cui la vita non ha regalato nulla. E’ diventato una figura iconica per la comunità cervese, una di quelle che ogni paese grande o piccolo che sia, porta nella sua storia. Serafino, pur non avendo nulla dava tanto, potevi trovarlo al fianco del parroco a servire la messa o da guardalinee al campo sportivo.. Riconosciamo a Serafino un grande valore, quello di aver vissuto in silenzio, ma di aver causato nella comunità un grande vuoto, dal quale oggi proviene un rumore fortissimo.”
Serafino Marchio ha organizzato, per tanti anni, un torneo di calcio per giovanissimi in ricordo della sua cara mamma Rosetta, alla quale era legatissimo e da cui ha attinto le tante virtù ampiamente riconosciute da tutti i suoi concittadini.
Enzo Bubbo