Il progetto “Laboratorio di creatività del Reventino” è stato finanziato nell’ambito dell’Avviso Pubblico “Giovani per i Sociale” ed è organizzato da un’Associazione Temporanea di Scopo formata dal comune di Carlopoli, dal comune di Tiriolo, dall’associazione Promethes, dalla cooperativa Kardes e dalla Pro Loco “Terra dei Feaci” di Tiriolo.
L’obiettivo è stato ed è quello di impiegare per la maggior parte formatori sotto i 35 anni e di rivolgersi a giovani sotto i 30 anni.
Ad oggi l’Associazione Temporanea di Scopo ha coinvolto diversi formatori (sarta, stilista, esperti nell’assemblaggio creativo e nel disegno), esperti di comunicazione, web e grafica e di immagine e vede impegnati un gruppo di giovani donne che stanno imparando l’arte del cucito creativo. L’idea di base che motiva anche il titolo del laboratorio è ritradurre in forma moderna stili di moda antichi.
Il corso sta per compiere il suo primo anno di attività. Fin dalle sue prime battute, è stato pensato e sviluppato come una grande opportunità formativa e professionalizzante indirizzata ai giovani residenti nei comuni del Reventino.
Si è partiti dal recupero delle tradizioni della nostra terra, dalla valorizzazione della cultura e della creatività delle nostre risorse umane che, grazie alla loro capacità, all’impegno, alla loro passione e alla formazione ricevuta, a fine corso saranno pronte ad affrontare in autonomia il mondo competitivo del lavoro.
Le allieve oltre ad essere recettive all’apprendimento, partecipano costantemente alle lezioni con passione, senso critico e creatività. L’insegnamento, dunque, non è unidirezionale ma è un processo interattivo in cui vengono trasferite tecniche e restituiti prodotto curati nel dettaglio.
Ciò che ne deriva è un team coeso e motivato ad andare oltre le lezioni previste e a costruire spazi professionali di alta qualità.
Il corso è stato sin da subito pratico. Intervallando lezioni di antropologia per comprendere i segni, i simboli e i significati della tradizione stilistica del territorio, l’esperta (unica sopra i 35 anni) ha messo le corsiste in condizioni di realizzare i loro primi abiti.
In circa venti incontri (nel primo trimestre), prima della pausa estiva, le allieve erano già in grado di realizzare corpetti, pantaloni, gonne e tubini.
L’obiettivo a breve termine era quindi consentire la familiarizzazione con i tessuti e la strumentazione professionale.
Il “Laboratorio di creatività del Reventino” costituisce per le ragazze frequentanti che, giorno dopo giorno, lo vivono, una vera e propria officina in cui si segue tutto il processo di creazione, a partire dall’idea alla progettazione, alla riproduzione su carta, alla scelta della giusta stoffa, dei colori e delle decorazioni più adatte, fino all’ultimo atto, quello più importante, di veder realizzato il frutto dell’intenso, duro e meticoloso lavoro.
A fine progetto verrà allestita una Mostra con tutto ciò che si sta creando. Sorpresa compresa!
Le foto di gruppo a corredo dell’articolo sono di Fiorella Cannatà.