Carlopoli – Il progetto Gedeone Abbazia di Corazzo, nell’ambito delle attività pianificate, informa dell’iniziativa organizzata (sotto riportato il programma nel dettaglio) per domenica 21 giugno, che prevede l’escursione a Bianchi con la visita alla grotta Brigante Pietro Bianco e al museo delle pergamene sempre a Bianchi e la successiva presentazione del libro di Massimo Iiritano (a fianco la copertina del libro) su Gioacchino Da Fiore presso l’Abbazia di Corazzo.
Ricordiamo che l’attività del gruppo si sviluppa attraverso una serie di iniziative, tra cui anche degli incontri solidali. Il progetto del gruppo Gedeone si prefigge la creazione di una “Impresa sociale” che rivesta la duplice funzione: offrire opportunità di inserimento lavorativo a persone che vivono in situazioni di disagio economico-sociale e/o psichico, sperimentando nuovi percorsi lavorativi, in agricoltura forestazione, turismo sociale e valorizzazione beni ambientali. Ma soprattutto, di luogo di integrazione e di riferimento per la collettività dove i soggetti disagiati svolgano un ruolo da protagonisti, abbattendo così i pregiudizi inerenti il disagio. Favorendo, attività rivolte a mediare ed attenuare le problematiche relazionali ed emozionali che i soggetti riscontrano quotidianamente nella loro sfera familiare prima ancora che sociale ed a favorire l’incontro e lo scambio di conoscenze reciproche tra gli ospiti e la realtà sociale.

L’appuntamento è per domenica 21 giugno, a cura del Progetto Gedeone Abbazia di Corazzo – Carlopoli. Durante la giornata è prevista inoltre una visita al museo delle pergamene a Bianchi e la presentazione del libro di Massimo Iiritano su Gioacchino Da Fiore.
Ecco il programma:
ore 08.00 appuntamento presso l’Abbazia di Corazzo passeggiata a Bianchi per visita grotta Brigante Pietro Bianco
ore 12.00 visita museo delle pergamene Bianchi ritorno in Abbazia e colazione a sacco.
ore 16.45 presentazione libro di Massimo Iiritano, Rubbettino Editore
partecipano: scrittore Massimo Iiritano, avv . Francesco Bevilacqua, archeologo Francesco A. Cuteri