Annalisa Liparoti è neolaureata in Scienze della Comunicazione all’università di Bologna.
Né amici né colleghi, vietati i baci e gli abbracci: solo un computer in collegamento streaming e, a debita distanza, mamma Sara e papà Gino.
Non è così che Annalisa Liparoti, anni 22, aveva immaginato la sua tanto desiderata laurea, ma è pur sempre un traguardo prestigioso e, in tempi di pandemia, è qualcosa che scalda il cuore, anche da lontano.
La laurea tanto attesa si è svolta nella giornata di martedì 17 marzo 2020, Annalisa Liparoti, proclamata dottoressa in Scienze della Comunicazione, presso la prestigiosa università Alma Studiorum di Bologna.
La candidata di Petronà, in collegamento dalla sua abitazione, ha incentrato la sua tesi sulla comunicazione visiva, in particolare su cinque copertine della band Pink Floyd.
Nonostante il coronavirus, nonostante la quarantena, nonostante il distanziamento umano, Annalisa è felice come un bambino dinnanzi al suo balocco preferito.
“Mi sono collegata – ha detto la neodottoressa di Petronà – tramite microsoft terms, purtroppo potevano assistere alla proclamazione in streaming solo tre “ospiti”. Sono stati: mio fratello Benedetto e la sua famiglia, una mia amica di Bologna e le mie coinquiline. Qui a Petronà con me c’erano i miei genitori, le mie nonne e le mie amiche d’infanzia. Abbiamo festeggiato, ma a distanza perché sono in quarantena e quindi bisogna rispettare le restrizioni. Dedico la mia laurea alla città di Bologna, dedico questa laurea al mondo intero in un momento così buio, dedico questa laurea alle mie amiche e, soprattutto, ai miei familiari, compresa la mia nipotina Sara: senza di loro non ce l’avrei mai fatta”.
La pandemia riscrive e ripensa anche un rito importante come una laurea che si presenta in modo insolito, quasi surreale, ma per fortuna c’è la tecnologia che, se usata bene, diventa un ponte capace di superare barriere, colmando il dirupo della solitudine.
di Enzo Bubbo