La storia va accompagnata con la memoria. Emilio Marasco (tennista e dirigente del circolo) mi ha chiesto di scrivere un breve ricordo dei cinquant’anni del “Torneo di Tennis di Ferragosto” promosso dal Circolo Tennis Soveria Mannelli 1970. Ci proverò memore delle mie antiche passioni giovanili.
Per mezzo secolo consecutivo, il tennis in Calabria ha visto in questo appuntamento uno dei momenti più significativi. Che quasi quasi potremmo definire la “Versiliana” della racchetta oppure l’“Umbria jazz” dello smash.
Nato sotto l’egida della DC nel 1974 con Ciccillo Sirianni primo presidente, si è poi affrancato diventando un punto di riferimento per cittadini senza colori ma con tanti sapori: quelli dello sport e insieme dello struscio e di sguardi che si incontravano d’estate per lasciarsi poco dopo o restare fissi per sempre.
Ogni anno ad agosto a Soveria Mannelli sono convenuti, in maniera sempre crescente, tennisti e appassionati da tutta l’Italia che affollavano, in modo variopinto e con idiomi che spaziavano dal Piemonte alla Sicilia, l’allora Viale dei Pini oggi viale Rosario Rubbettino.
Tanti nomi mi vengono in mente da Peppe Chiodo, vincitore della prima, eroica edizione, a Michele e Giuseppe Peronace, da Ernesto Ferrara a Franco La Tassa, da Gennaro Cardamone ad Antongiulio Bonacci, da Cino Bonacci a Rorino Marasco, da Renato Bencardino a Ennio Bonacci, che purtroppo non è più con noi. Nella foto sotto: Albo d’Oro del Torneo di Tennis di Ferragosto.
Nel 1987 avviene il salto di qualità, il Circolo Tennis Soveria Mannelli si affilia alla Federazione Italiana Tennis e il torneo diventa di dimensioni nazionali. Tra le tante finali, quella del 1995 fu leggendaria, tra Raffale La Scala e Stefano La Vela, un incontro al cardiopalmo che si concluse dopo tre ore di gioco e con ben tre tie break. Nel 2009 il torneo si gioca anche nel campo coperto e con i nuovi spogliatoi, un obiettivo a lungo perseguito.
Dal 2012 al 2015 il Torneo si è svolge al Circolo Tennis Lamezia Terme e da allora ad Altomonte, un’oasi del Trecento toscano in Calabria, rinata sotto il genio di Costantino Belluscio, che come tutti gli amministratori illuminati venne fortemente contrastato, ma, ovviamente, le sue intuizioni brillano ancora.
Mezzo secolo sono un traguardo importante. E se poi viene fatto in nome dello sport, di quella pallina gialla che attraversa la rete e che suscita emozioni e batticuori, cioè i sentimenti umani più veri, allora il significato è ancor più apprezzabile.
Allora auguri al “Torneo di Tennis di Ferragosto”, un caleidoscopio di emozioni che ogni anno si rinnova, rimanendo fedele a sé stesso. Infatti, attraverso il tennis si scandiscono le vicende di ogni tempo, dove si vince e si perde ma dove è decisivo essere in partita nel gioco più importante che ci sia: quello della vita.