Quando il Catanzaro Calcio 50 anni fa approdava per la prima volta in Serie A non era ancora nato.
Lo storico e decisivo goal di Mammì nella finale contro il Bari gliel’hanno raccontato.
E solo con le immagini in bianco e nero ha potuto razionalizzare le emozioni di una favola che ha fatto la storia sportiva di un’intera regione.
Eugenio Muzzì, oggi specialista in Fisioterapia e fisioterapista sportivo, titolare a Davoli Marina dello Studio di Riabilitazione “Fisiolife”, il 27 giugni 1971 non c’era.
C’era, molti anni dopo, nello staff medico del Catanzaro a prendersi cura di muscoli e tendini dei calciatori.
C’era, soprattutto, a Montauro, alla cena tra le vecchie glorie giallorosse che in un noto locale di Montauro Scalo ha celebrato la leggendaria promozione dei giallorossi.
Tifoso giallorosso e fisioterapista dei giallorossi, ieri sera si è ritrovato a tu per tu con Fausto Silipo, Adriano Banelli, Alfredo Ciannamei, Albino Barbuto, Emilio Barone e Maurizio Infusino.
«Emozioni pure – sottolinea Muzzì – aver potuto trascorrere una serata innanzitutto con dei veri uomini, poi dei campioni che hanno fatto la storia del Catanzaro».
Non c’erano Claudio Ranieri e Massimo Palanca, ma la loro voce al telefono era così “empatica” da annullare qualsiasi distanza.
«Emozioni pure – insiste Muzzì – per le quali voglio ringraziare Vincenzo Minicelli, in arte “Cecè”, e la sua associazione “Catanzaro nel pallone” anche per la saggezza con cui organizza questi eventi».
Emozioni pure, emozioni giallorosse: nate il 27 giugno 1971, quando Eugenio Muzzì non era ancora venuto al mondo.
Franco Polito