Soveria Mannelli – Il Pronto Soccorso dell’ospedale del Reventino, struttura annessa al presidio sanitario di Soveria Mannelli, è stato completamente rinnovato e dotato delle necessarie tecnologie diagnostiche per poter assolvere ai bisogni sanitari di urgenza delle popolazioni dei comuni dell’area interna del territorio centrale della Calabria che aggrega la provincia di Catanzaro e di Cosenza. Il Pronto Soccorso è dotato di stanze dedicate in base ai codici di gravità convenzionale: bianco, verde, giallo e rosso. Si aggiunge, arredata invece con l’uso del colore rosa, con il fattivo contributo dell’Unità Complessa di Cure Primarie di Decollatura e del Rotary Club del Reventino, la stanza che accoglie pazienti vittime di episodi di violenza. Funzionale anche l’area della sala d’attesa, con una libreria i cui volumi sono stati donati dall’editore “Rubbettino”, dotata di una smart tv e di un collegamento alla rete Internet in wifi gratuito offerto dall’azienda “Senzalice.it” di Soveria Mannelli per agevolare tutti gli utenti che in questo modo possono facilmente comunicare con i familiari.
La cerimonia di inaugurazione, dei locali del nuovo Pronto Soccorso del presidio ospedaliero di Soveria Mannelli, è stata preceduta dal taglio del nastro seguita dalla benedizione impartita dal vescovo di Lamezia Terme, Luigi Cantafora, alla presenza dei sindaci dell’intero territorio, amministratori locali, del personale sanitario e parasanitario della struttura e numerosi cittadini. Insieme al direttore generale dell’Asp provinciale di Catanzaro, Giuseppe Perri, presenti i vertici aziendali, oltre al direttore medico del presidio di Soveria Mannelli, Claudio Tomasello, sono intervenuti il prefetto di Catanzaro Luisa Latella e il presidente della Regione Calabria, Mario Oliverio.
“Qui – ha detto Oliverio – c’è un esempio concreto di come bisogna operare in direzione della costruzione di un sistema sanitario capace di garantire la tutela della salute dei cittadini. In Calabria, lo sappiamo tutti, da anni viviamo una situazione difficile. Per un lungo periodo di tempo abbiamo assistito al depauperamento progressivo dei nostri servizi sanitari; abbiamo visto i nostri concittadini partire, affrontare sacrifici e drammatici viaggi della speranza e ricorrere fuori dalla nostra regione per essere curati. Ora è giunto il momento di invertire questo trend negativo. Per farlo bisogna ripartire dai territori, dotandoli dei primi, necessari presidi di tutela della salute”.
“Comuni come Soveria Mannelli, San Giovanni in Fiore, Acri e Serra San Bruno – ha proseguito il presidente della giunta regionale – sono realtà di montagna nelle quali ci sono presidi ospedalieri che sono irrinunciabili ed indispensabili per le popolazioni di questi territori. Queste realtà non possono assolutamente rinunciare ai loro presidi ospedalieri. E noi, lo ribadisco anche oggi da Soveria Mannelli, non possiamo né vogliamo rinunciare a garantire alle popolazioni che vivono sulla montagna e sulla collina, i servizi sanitari essenziali, che sono la prima condizione di sicurezza per un territorio.
Diciamo questo non per fare demagogia o populismo a buon mercato. Sappiamo bene che molte strutture sanitarie andavano chiuse, ma sappiamo anche che molte altre strutture come questa sono state ingiustamente depotenziate. Intendiamoci: nessuno può pensare di avere in ogni parte del territorio servizi di eccellenza e alte specialità. Chi lo pensa è un folle o un demagogo, ma le garanzie minime, il diritto inalienabile alla tutela della salute per ogni cittadino non può essere né cancellato, né offuscato. Per garantire a tutti questo diritto bisogna costruire un sistema sanitario regionale adeguato ai bisogni della gente, passando da un approccio meramente ragionieristico ad una riorganizzazione adeguata dei servizi e pienamente rispettosa dei diritti di ognuno. Tagliare gli sprechi significa eliminare doppioni e spese inutili, ma non i servizi fondamentali. Occorre tagliare dove c’è da tagliare e qualificare e potenziare dove c’è da qualificare e potenziare, collegando in rete i servizi presenti sul territorio con gli ospedali “Spoke” ed “Hub”. A qualche chilometro da quì c’è l’ospedale di Lamezia Terme, che ha subito anch’esso processi di depauperamento. Anche quell’ospedale deve essere rilanciato e potenziato. La rete deve essere impostata secondo una visione di scala che tenga presente e valorizzi le eventuali eccellenze che sono sul territorio. A tal proposito colgo l’occasione per informarvi che abbiamo destinato a questo ospedale, nella gestione dei fondi ex articolo 20, un milione di euro per il potenziamento del Centro Protesi, una realtà importante presente in questo territorio che per un lungo periodo di tempo è stato un punto di riferimento per tutta la Calabria”.
“Mi auguro – ha concluso il presidente della Regione Calabria – che la stagione del depauperamento e dei commissari, che in modo burocratico hanno affrontato i problemi della sanità nella nostra regione per sei lunghi anni, si chiuda una volta per tutte. I calabresi hanno gli stessi diritti dei cittadini lombardi, veneti o piemontesi ad avere prestazioni sanitarie che rispondano a standard di efficienza e qualità. Il diritto alla salute è un diritto di tutti e ad esso noi non vogliamo assolutamente rinunciare. Su questa strada andremo avanti con determinazione, perché siamo sicuri di difendere gli interessi della nostra comunità e di dare voce alla nostra gente. Continueremo a farlo con grande serietà e responsabilità, ben sapendo che i problemi spesso sono complessi e non è facile risolverli dalla sera alla mattina”.
Il momento celebrativo dell’inaugurazione del nuovo Pronto Soccorso di Soveria Mannelli ha registrato vari interventi, tra cui il direttore medico del presidio Claudio Tomasello che ha ringraziato l’intera direzione aziendale in particolare il direttore generale, Giuseppe Perri, per aver adottato la decisione dell’intervento realizzato. A seguire, il vescovo Luigi Cantafora, che nel richiamare i valori spirituali ha fatto riferimento alle responsabilità di ogni operatore sanitario. Da parte del prefetto di Catanzaro Luisa Latella, è stato ricordato il livello di eccellenza dell’ospedale raggiunto in passato ed ha indicato quanto sia indispensabile il ruolo della struttura quale qualificato luogo di assistenza per i bisogni sanitari delle popolazioni dell’intero comprensorio. Il responsabile del Pronto Soccorso, Giovanni Paola, con il supporto delle immagini, ha illustrato le funzioni delle varie stanze e la dotazione delle nuove attrezzature che proietta l’attività verso una nuova dimensione di fare emergenza.
Sono seguiti, tra gli altri, gli interventi del sindaco di Soveria Mannelli, Leonardo Sirianni, medico pediatra dell’ospedale per lungo tempo, e di Antonio Scalzo, consigliere regionale, che ha prestato diversi anni di servizio come medico presso la struttura. Il direttore generale Giuseppe Perri, ha evidenziato il miglioramento del livello di assistenza, e il compiacimento per un percorso iniziato verso una complessivo innalzamento dei servizi offerti orientati al soddisfacimento dei bisogni sanitari e di più alte prestazioni erogate nei confronti dei pazienti.
In conclusione è stato scoperto il “Murales dell’ospedale”, un’opera artistica realizzata, in collaborazione con l’associazione sociale New Day, dagli alunni Aurora Muzzì, Gaetano Filice, Giuseppe Lucarelli e Ramona Sirianni, della classe IV B del Professionale Socio Sanitario di Soveria Mannelli, associato all’Istituto di Istruzione Superiore “Luigi Costanzo” di Decollatura.