Il celere e provvidenziale intervento degli operatori sanitari del 118 di Sersale, nel primo giorno dell’anno e nella vicina Cuturella di Cropani, non trova distratta la politica nella comunità di Sersale. Sono però congratulazioni posposte a serie riflessioni sullo stato della sanità territoriale, non scevra di criticità. Il primo cittadino Carmine Capellupo, nel complimentarsi con la Postazione emergenza territoriale di Sersale per aver salvato un uomo di 87 anni da un infarto, torna a chiedere, senza perifrasi e indugi, di medicalizzare le ambulanze con personale medico qualificato.
“La salute è un diritto e va tutelata – argomenta il sindaco della Città di Sersale Carmien Capellupo – anche nelle piccole realtà potenziando e non smantellando servizi essenziali, parliamo di contesti lontani almeno 60 chilometri dall’ospedale più vicino. Credo sia arrivato il momento di dire basta alle ambulanze che prestano un servizio così delicato senza medici: lo dirò a breve anche nelle sedi opportune, confidando nella sensibilità e competenza del nuovo commissario Asp Vincenzo Spaziante e del Commissario straordinario della sanità in Calabria il governatore Roberto Occhiuto. Detto questo, abbiamo appreso, da una testa giornalistica locale, che un uomo di 87 anni di Cuturella, frazione di Cropani, è stato salvato grazie alla competenza dell’infermiera a bordo dell’ambulanza al momento demedicalizzata del 118 della postazione di Sersale: si tratta di Debora Borza, insieme a un autista soccorritore, Francesco Ruberto. Lei è semplicemente una professionista preparata, appassionata al suo lavoro, la quale ha saputo mostrare una grande sensibilità e una grande professionalità avendo capito subito la gravità della situazione. Operatori così impegnati vanno aiutati mettendo maggiori risorse e non sottraendole.”
L’ambulanza 118 di Sersale pare non sia la sola nella provincia di Catanzaro a prestare servizio senza medico a bordo. Se si aggiunge che non passa giorno senza che si paventi il rischio chiusura delle guardie mediche di alcuni paesi: è tempo di una improcrastinabile interlocuzione tra la politica e l’Azienda sanitaria provinciale. Fine comune: tutelare diritto alla salute.
Enzo Bubbo