L’esperienza della Sorical nelle tecnologie avanzate di potabilizzazione è stata presentata a Bari al Festival dell’Acqua, in corso presso l’Università di Bari e promossa da Utilitalia (la Federazione che riunisce le aziende operanti nei servizi pubblici dell’acqua, dell’ambiente, dell’energia elettrica e del gas). Ricordiamo che la Sorical (Società Risorse Idriche Calabresi) è una società mista a prevalente capitale pubblico regionale gestisce in concessione tutti gli impianti che l’ex Cassa per il Mezzogiorno ha trasferito alla Regione Calabria, si tratta di un imponente impianto infrastrutturale che garantisce l’erogazione dell’acqua con elevati standard di qualità a 363 Comuni, attraverso 6.000 km di condotte, 900 serbatoi, 300 impianti di sollevamento e 13 impianti di potabilizzazione.
Pubblichiamo la notizia dato che nel gruppo che ha illustrato a Bari la “buona pratica” dell’esperienza calabrese, c’è anche l’ingegnere Francesco Rocca, originario di Colosimi, che come redazione de ilReventino.it intendiamo evidenziare dato che si tratta di un altro caso in cui un emerge un professionista appartenente all’area centrale della Calabria e al territorio di riferimento di cui ci occupiamo, con impegno quotidiano, nell’intento di promuovere e fare conoscere in tutte le potenzialità questo entroterra di Calabria.
Ritornando alla notizia, per come riporta una nota pervenuta in redazione, si evidenzia che il responsabile dei Processi della Sorical, Vincenzo Pisani, e Andrea Gialdrone, della Chimica D’Agostino, Busines-Unit specializzata nel trattamento delle acque con sedi in Italia e all’estero, hanno presentato uno studio condotto in Sorical, negli ultimi anni, sugli impianti di potabilizzazione.
Sorical nel 2015 ha prodotto complessivamente 273 milioni di metri cubi di acqua potabile di cui 51,3 milioni dai 13 Ipot (impianti di potabilizzazione).
Nel settore dei processi di potabilizzazione, negli ultimi anni, si sono registrate profonde innovazioni di prodotto e di processo che Sorical ha raccolto costituendo all’interno della società una area impianti gestita da Francesco Rocca e un settore “Processi” affidato a Vincenzo Pisani che ha illustrato i risultati dello studio.
“Potabilizzare l’acqua non è semplice – afferma Pisani – in Calabria abbiamo diverse categorie di acqua, per alcune si effettua una semplice disinfezione, per altre acque più complesse necessita un trattamento chimico e fisico più complesso. In Sorical da tempo abbiamo abbandonato l’ipoclorito e stiamo passando al biossido di cloro con la tecnologia del “Purate”, tecnologia che consente di avere una minore formazione di cloriti e clorati e ci concede di utilizzare il biossido nelle acque grezze che permette di ossidare il ferro e il manganese presenti in alcune acque”.
“La missione di Sorical – aggiunge Francesco Rocca – è dare acqua di buona qualità e per questo siamo venuti qui a Bari a presentare le nostre innovazioni. Nel corso di questi anni abbiamo applicato nuovi processi di potabilizzazione grazie a partner industriali con l’obiettivo di migliorare la qualità dell’acqua che forniamo ai Comuni”. Sulla qualità dell’acqua potabilizzata Rocca puntualizza che “Sorical effettua oltre 5.000 controlli attraverso il laboratorio di analisi interno di cui 3.236 di “routine” a cui si aggiungono i monitoraggi nelle dighe, all’ingresso degli Ipot”.
Sotto un il video sull’iniziativa: Festival dell’Acqua 2017, Sorical presenta studio su trattamento acqua.