La vertenza ambulanza 118 della Presila catanzarese non viene sottovalutata dalla politica locale.
L’antefatto, come è stato raccontato nei giorni scorsi proprio sul Reventino.it, è che non sempre il servizio di pronto soccorso è operativo nei paesi dell’entroterra catanzarese in quanto alcuni operatori sanitari vengono utilizzati in altre sedi per carenze in organico.
Va da sé che l’ambulanza, già demedicalizzata, deve arrivare da Sellia marina o da Catanzaro Lido.
Una risoluzione invisa alla politica locale e le reprimende non le mandano a dire.
Scrive il primo cittadino di Sersale Carmine Capellupo: “ Già da sabato scorso, ho avviato una proficua interlocuzione con altri Sindaci dei paesi interessati, con i vertici Asl di Catanzaro e a breve anche con il Presidente della Regione Calabria Roberto Occhiuto. Solleveremo il problema in tutte le sedi preposte e contiamo di arrivare ad una soluzione celere nell’interesse dei cittadini e per valorizzare la medicina territoriale. C’è preoccupazione ed è legittima”
Il disservizio interessa diversi paesi della provincia di Catanzaro: da Sersale a Petronà, passando per Andali, Cerva, Belcastro, Marcedusa, Cropani e Zagarise.