Sabato scorso, 18 ottobre, appena terminata la conferenza stampa di presentazione del Premio “Luce del Sud”, nei locali della Libreria Mondadori di Piano Lago, ci giunge un whatsapp da un nostro affezionato lettore della zona.
Una vera e propria “soffiata” di prima mano, con tanto di coordinate GPS: un gruppo musicale che seguiamo da tempo si stava esibendo su un terrazzo a Mangone, a picco sulla vallata del Savuto.
Le Stelle del Mediterraneo si stavano esibendo a sorpresa poco distanti da noi. Basta uno sguardo d’intesa, e siamo già in macchina a seguire le coordinate.
La location è all’interno del centro storico: la terrazza è in fermento, lo notiamo già dell’auto. Non mancano i curiosi con il cellulare in mano. Nella confusione, però, scorgiamo un bagliore intenso… Cosa sarà mai?
Ci avviciniamo e vediamo una fronte lucidissima che brilla sopra due occhialoni a specchio… Ma è Paolo Marra! Cosa ci farà qui? Ci affrettiamo a raggiungere la terrazza: oggi ci scappa la doppia intervista!

Sul terrazzo, Le Stelle del Mediterraneo si stanno esibendo dal vivo, senza amplificazione. Un’occasione ghiottissima per filmarli “al naturale”, senza filtri, mixer o impianti.
C’è anche Paolo Marra, con il suo staff, impegnato nelle riprese.
Il gruppo delle Stelle del Mediterraneo esiste da oltre 15 anni, con una formazione che si è evoluta nel tempo fino ad arrivare a quella attuale.
Ciò che colpisce, osservandoli durante l’esibizione, è il loro affiatamento: sguardi, scherzi, intese. Tutto frutto di una profonda amicizia e delle numerose esperienze musicali condivise in giro per la Calabria.
La loro missione è chiara: diffondere e conservare la tradizione calabrese, reinventandola in chiave contemporanea.
Non tutti sanno che “Le Stelle del Mediterraneo” sono stati i primi a far ballare le ballerine di tarantella tra il pubblico durante i concerti. Consapevoli del ruolo catartico della tarantella, vista come esorcismo popolare e simbolo di aggregazione, hanno permesso alle ballerine di portare il ritmo tra la gente, riscoprendo così la tarantella non solo come spettacolo, ma come esperienza ancestrale e coinvolgente.
Segue una breve intervista di Alessandro Cosentini ad Antonella, la leader delle “tarantolate”, che ci racconta le emozioni del momento.
Restiamo fino alla fine, registrando anche noi un brano da riproporre insieme all’intervista, mentre Alessandro Cosentini realizza un’intervista separata con Paolo Marra, che non ha certo bisogno di presentazioni: da anni porta in giro l’immagine della Calabria e dei calabresi in un modo tutto suo, personale e autentico.
Ci congediamo alla fine del concerto, appositamente realizzato per la trasmissione di Paolo Marra, su questa splendida terrazza panoramica, illuminata da un sole splendente, con il Monte Reventino sullo sfondo e, poco più a destra, la foce del Savuto.
Il gruppo, raccolti gli strumenti, improvvisa una fagiolata alla mangonese, mentre noi ripartiamo di corsa verso la prossima location… Altri eventi ci aspettano in questo lungo, intenso sabato.