In un comunicato ufficiale, la Garibaldina ha annunciato la conferma di mister Gianluca Perrone alla guida della prima squadra nel prossimo campionato 2025-26 di Prima categoria calabrese. Mister Perrone, che aveva già guidato la squadra in Promozione con ottimi risultati, era subentrato lo scorso anno a stagione in corso, trovando una situazione piuttosto critica, con la squadra impantanata nelle zone basse della classifica. Con il suo lavoro e il suo impegno, il mister è poi riuscito a ottenere la salvezza, seppure solo nell’ultimo atto dei play-out, ma non era facile fare di meglio.

L’approccio alla nuova stagione calcistica sembra però nascere su presupposti completamente diversi: maggiore organizzazione e presenza da parte della società, che si è arricchita di nuovi elementi; maggiore consapevolezza da parte di tutto l’ambiente che una tradizione come quella dei giallorossi garibaldini deve essere valorizzata al massimo.
A seguito della riconferma, abbiamo posto qualche domanda al mister Perrone, cogliendo l’occasione per formulargli il migliore “in bocca al lupo” per la prossima stagione, sperando che possa riservare meno patemi d’animo rispetto allo scorso anno, raggiungendo almeno una salvezza tranquilla e il prima possibile.

Domanda) Mister Perrone, qualche anno fa aveva già guidato la Garibaldina nel campionato di Promozione con ambizioni e risorse ben diverse. Cosa ha provato nel tornare sulla panchina giallorossa in una categoria inferiore e in un momento particolarmente delicato?
Perrone) Ho vissuto tre anni splendidi da allenatore della Garibaldina che disputava ancora il campionato di Promozione nel periodo pre-covid. Ci siamo confrontati con grosse piazze ottenendo risultati insperati, frutto di tanto lavoro e programmazione. Anche allora le risorse non erano tantissime ma l’entusiasmo e l’unione di tutte le componenti hanno fatto la differenza. La sensazione del ritorno è stata molto bella perché è stato come sentirmi da subito a casa avendo ricevuto stima e apprezzamento da parte della società fin da subito; per me è diventato più semplice riprendere il lavoro degli anni trascorsi.
Domanda) È subentrato a stagione in corso in un contesto tutt’altro che semplice, con la squadra invischiata nella lotta per non retrocedere. Quali sono state le difficoltà più grandi che ha dovuto affrontare e come le ha gestite?
Perrone) Ho trovato una squadra scarica mentalmente e con una scarsa autostima a causa della precaria posizione di classifica. Non commento mai il lavoro di chi mi ha preceduto, ho solo pensato a portare i miei metodi provando a trasmettere leggerezza ai ragazzi e a farli lavorare più serenamente.

Domanda) La salvezza è arrivata solo attraverso i play-out. C’è un momento della stagione in cui ha capito che la squadra avrebbe potuto farcela? E cosa ha fatto la differenza secondo lei?
Perrone) Siamo arrivati al fotofinish e forse anche per questo la salvezza è stata più bella ed emozionante. Da subito ci siamo detti di non pensare ai risultati immediati che difficilmente sarebbero arrivati, considerato che si è lavorato anche senza molti ragazzi che avevano lasciato la squadra. La differenza l’hanno fatta proprio i ragazzi rimasti, sempre presenti agli allenamenti e attaccati alla maglia, che hanno sposato con entusiasmo le mie idee, ma anche tutto l’ambiente è rimasto compatto a testimonianza che qui a Soveria si può fare calcio con serenità, perché parliamo di una società storica nel panorama dilettantistico calabrese.
Domanda) Guardando avanti, cosa ne pensa del nuovo “progetto Garibaldina” che sta coinvolgendo sempre più persone e creando entusiasmo all’interno della nostra cittadina?
Perrone) Si tratta di un progetto che condivido. L’unico modo per continuare a fare calcio nelle nostre piccole realtà è quello di valorizzare le risorse del comprensorio senza pensare soltanto al risultato a tutti i costi, ma provando a sviluppare un’idea che sia sostenibile negli anni. Ai ragazzi locali vanno poi aggiunti profili che possono aiutare questa crescita. Ne approfitto per invitare i ragazzi di fuori che vengono contattati in questo precampionato a pensarci bene prima di rifiutare, perché verrebbero in una società seria e competente, che ti fa stare bene e può contare su un pubblico appassionato e presente. Con queste componenti credo sia arrivato il momento di non soffrire più come in queste ultime annate e di porre obiettivi più adatti alla storia calcistica della Garibaldina.
In conclusione, il mister Perrone ci ha tenuto a ringraziare la società per la fiducia che gli è stata accordata e che sarà sicuramente ricambiata con impegno e professionalità. Insomma, il mister letteralmente non vede l’ora di continuare quanto ha iniziato nello scorso mese di febbraio, quando gli è toccato sedersi su una panchina scomoda, riuscendo poi a salvare la squadra.