Soveria Mannelli – Il segretario regionale dei medici italiani, Francesco Esposito, risponde alle affermazioni del commissario della Sanità regionale Massimo Scura. Il segretario Esposito, tra l’altro impegnato con intensa attività non solo nel’ambito regionale ma anche con una costante presenza nel territorio del Reventino, ha inteso diramare una nota a difesa della posizione della categoria professionale dei medici rispetto alle dichiarazioni del commissario Scusa.
Nella nota Esposito rileva: <<I caldi estivi hanno sempre avuto effetti negativi sulla salute dei cittadini, il caldo eccessivo di questi giorni ha colpito la struttura commissariale con uscite estemporanee fuori dal qualsiasi contesto. Gli aumenti che Scura cita nella sua nota, contro i medici di famiglia, infatti non rientrano nella sua gestione essendo contemplati nell’accordo nazionale sulla cui applicazione il commissario non ha competenze. Questi famigerati aumenti dovevano essere corrisposti sin dal 2010 e non rientravano nel contrattuale. Se di inadempienza si deve parlare e quella della regione che e’ ritardo di 5 anni nell’applicazione della norma contrattuale. Il famoso accordo di cui parla l’ing. Scura era stato proposto dal dipartimento ai medici di famiglia, per attivarsi nella dematerializzazione delle ricette, a costo zero, visto che venivano utilizzati fondi dei medici stessi. I sindacati medici nella circostanza, consapevoli delle difficoltà economiche della Regione Calabria, avevano accettato di effettuare gratuitamente, quanto in altre regioni invece e’ stato frutto di aumenti contrattuali per i medici stessi. La dematerializzazione infatti porterà ai medici maggiori costi di gestione sia nell’acquisto dei software sia nei maggiori oneri di stampa. Per assurdo ad un gesto di consapevolezza e di responsabilità oggi ci si ritrova in prima pagina accusati non si capisce di quali nefandezze. Come sindacato medici italiani riteniamo che le “strigliate“ l’ing. Scura possa farle al massimo ai suoi familiari sicuramente non gli e’ consentito farlo a professionisti che dinanzi al disastro, della sanità in Calabria ,rappresentano l’ultimo baluardo della sanità pubblica in tutti i paesini della Regione, dove spesso rappresentano l’unico presidio sanitario esistente. Anche sulla nascita delle Uccp l’ing. Scura dice falsità, infatti là dove le Asp le hanno attivate i medici di famiglia hanno collaborato fattivamente alla loro costituzione. In alcune asp le forme associative non sono partite, nonostante presso i protocolli delle aziende sono state depositate richieste di costituzione, solamente esclusivamente per la mancata volontà politica di costituirle>>.
Il segretario regionale SMI
Dr. Francesco Esposito