di Luigi Guzzo –
Poco prima dell’inizio del lockdown, annunciato in Italia dal Presidente del Consiglio dei ministri il 9 marzo dell’anno in corso, a televisioni unificate, che stabiliva l’obbligo di permanenza nelle abitazioni e la limitazione della libertà di libera circolazione, Helen Horgan, artista di strada, irlandese in giro per l’Europa con un piccolo camper, scrive dal suo profilo Facebook: “Sono stata nella natura selvaggia per giorni e sono entrata nella prossima grande città per trovare tutto surreale. Le persone fanno la coda fuori da ogni negozio fino a quando non vengono fatte entrare uno ad uno, lasciando una distanza di due metri tra ogni persona, come consigliato dal decreto Covid-19. Questa è Cosenza, Calabria, dove migliaia di persone emigrano ogni anno al Nord per trovare lavoro”.
Nei giorni successivi Helen arriva a
Tiriolo, piccolo paesino della provincia di Catanzaro e, fermatasi con la sua minuscola casa viaggiante, resta bloccata per tutto il periodo.
Durante il lockdown Helen resta sola, più di tutti, a vivere il tempo del distanziamento, del silenzio, della riflessione. Racconta la sua esperienza attraverso il proprio profilo Facebook scrivendo:
il 12 marzo – “Ora sto comunicando tramite Whatsapp con la polizia locale. Sono in isolamento Covid19 a Tiriolo, una città collinare sopra Catanzaro, in una regione famosa per le sue famiglie criminali per la ‘ndrangheta‘ locale, la linea telefonica è caduta a causa del virus (a quanto pare) e la città è ricoperta da una nebbia spessa. Nel frattempo i Carabinieri locali continuano a chiamarmi per controllare se sto bene”
il 14 marzo – “E’ vero, qui la gente canta sui balconi in Tiriolo. Sì. Sono a Tiriolo, in Calabria. Non dovrei muovermi fino al 3 aprile a meno che non compili un modulo e mi spieghi ai Carabinieri ogni volta che mi muovo perché mi muovo, quindi rimango ferma per ora. Strano sentimento!”
il 24 marzo postando una foto di un astronauta nello spazio: ′′Vista dallo spazio, la Terra non ha confini. La diffusione del coronavirus ci sta dimostrando che ciò che condividiamo è molto più potente di ciò che ci tiene separati, nel bene e nel male.”
il 3 aprile scrive, nel raccontare l’area circostante dove è rimasta bloccata: “a 100 metri da casa ci sono le basi di un palazzo pre-romano e una struttura di raccolta dell’acqua. Questa parte dell’Italia fa parte della ′′ Magna Grecia ′′ dove arrivarono i primi coloni greci del XIX secolo a.C.”
il 17 aprile – “Affamata d’arte ho spiato dalla finestra del centro culturale locale. Ed ancora: C ‘è un motivo per cui metà degli abitanti del luogo mi ricorda gli intellettuali degli anni ’70 ? Forse sono gli occhiali spessi”
13 aprile – ricevendo una sorpresa dal sindaco di Tiriolo: “Consegna di delizie di Pasqua dal sindaco di Tiriolo (ho già mangiato metà salsiccia!) Grazie mille Domenico Stefano Greco, Buona Pasqua !
18 aprile – “Oggi ho camminato lungo la cima di questa cresta fino alla fine dove si può scendere sulla strada. Solo riuscire a camminare all’aria aperta con questo clima meraviglioso mi fa sentire così fortunata!”
20 aprile 2020 – ”Adesso sto parlando molto con i residenti in Italiano! La mia grammatica è terribile, ma funziona!”
28 aprile – “Il 4 maggio doveva essere il d-day per tornare in strada, tuttavia ci sono ancora molte restrizioni, quindi potrei rimanere bloccata altre settimane… nel frattempo il fantastico sindaco italiano di Tiriolo mi dice che io ora sono una cittadina onoraria! Ho chiesto se posso votare, ha detto sì se lo voto!”
18 maggio – “Bellissimo regalo dal sindaco di Tirolo, delle fragola biologiche del suo orto! Quelle piccole hanno un sapore di sorbetto. Il sindaco mi dice che sono selvatiche.
Helen poco dopo la riapertura dei confini regionali riparte per la Sicilia. In questi giorni, di risalita verso l’Italia centrale, è ritornata a Tiriolo per condividere con la comunità locale la sua esperienza, testimoniata con un video dal titolo ”Il mondo al rovescio. Il mio lockdown”.
Emozionante è stata la proiezione del filmato – finanziato, con una borsa di studio, da un’istituzione governativa irlandese (Irish Art Council Covid-19) – che ha documentato l’accoglienza, la disponibilità e l’affetto ricevuto dagli abitanti di Tiriolo.
Helen, accolta ancora una volta dal sindaco e da tutte le persone che si sono strette in un abbraccio simbolico con la loro presenza, ha raccontato il passaggio da una reciproca situazione di scetticismo ad una di piena serenità e fratellanza con la gente del luogo. Il passaggio da una iniziale difficoltà comunicativa ad una un po’ più comprensibile, grazie alla professoressa Ivana Bevacqua che si è prodigata a facilitare la comunicazione. Helen ripartirà in questi giorni da Tiriolo, con la promessa di ritornare per proiettare in maniera completa il video girato. Ritornerà per riabbracciare i tanti amici conosciuti in un lembo di terra calabra accogliente e pacifica. Da oggi, lei che non è abituata a stare ferma, e per così tanto tempo, potrà raccontare della fortuna di aver fermato la sua casa viaggiante, per un lungo periodo, in un piccolo paese che l’ha accolta e voluto bene come una figlia con la quale ha ascoltato il silenzio e condiviso la fragilità umana quando è distante. Racconterà dove andrà che la Calabria non è solo ‘ndrangheta’, ma che la maggior parte dei calabresi è gente per bene, gente amorevole, vittima di un male non voluto.