Raccoglie solo un punto una Garibaldina in versione “eroica” che disputa tutto il secondo tempo in inferiorità numerica a causa di un’espulsione – per proteste –, allo scadere del recupero del primo tempo, dettata più dalle decisioni cervellotiche dell’arbitro, e dagli atteggiamenti provocatori degli avversari, che da una vera e propria scorrettezza. Poi è ovvio che la reazione del centrale Mirabelli non è da veterano dei campi di calcio: farsi espellere per proteste per un calcio di punizione dal limite fischiato contro, tra l’altro in posizione angolata, che l’arbitro si inventa è vero, ma che gli avversari avevano già dimostrato in precedenza di non saper sfruttare, è da ingenui.
Nel primo tempo, la Garibaldina dimostra i miglioramenti che già aveva fatto vedere con la vittoria esterna di domenica scorsa, 3-1 a Lamezia, contro i Biancoverdi Raffaele. L’assetto tattico complessivo è più ordinato, la difesa più solida e il centrocampo in grado di manovrare e imporre per lunghi tratti il proprio gioco. L’unica pecca è che la squadra spreca troppo in avanti. I suoi attaccanti, Cortese e Mancuso, sbagliano tanti gol fatti, mentre gli avversari non sono mai pericolosi. Così il primo tempo finisce 0-0 e l’idea che ci si fa sugli spalti è che sarà un secondo tempo di sofferenza a causa dell’espulsione.
Ma i giallorossi dimostrano di essere capaci di sovvertire i pronostici e disputano un secondo tempo perfetto, mettendo alle corde una squadra avversaria che non tira mai in porta se non nella sfortunatissima occasione del pareggio all’ultimo respiro. Al 15° della ripresa la superiorità è premiata dal bel gol di Cortese che salta mezza difesa e infila il portiere avversario con un rasoterra ravvicinato. Anche nella seconda frazione di gioco, però, a parte una traversa interna colpita da Marasco, quando si era ancora sullo 0-0, c’è un po’ troppa superficialità nelle azioni offensive e si sprecano tante occasioni. Poi, come spesso accade, al S. Mauro Marchesato, squadra che ha dimostrato tutti i propri limiti, benché abbia un punto in più in classifica dei padroni di casa, basta un calcio di punizione dalla trequarti per rimettere in pari il risultato. Alla compagine di casa è fatale, al 5° minuto di recupero, un lunghissimo traversone sul calcio piazzato che viene spizzato di testa e si infila nella rete, quando tutta la squadra avversaria, portiere compreso, si era ormai disperatamente riversata in area di rigore per creare superiorità numerica.
Un pareggio che va strettissimo alla Garibaldina che ha dominato la partita in lungo e in largo, anche – se non di più – quando è rimasta in dieci contro undici, dimostrando quel carattere e quella determinazione che saranno merci preziose per assicurare alla squadra del comprensorio Soveria Mannelli-Bianchi-Colosimi un campionato tranquillo e la permanenza nella categoria.
Raffaele Cardamone