
Sono intervenuti oltre all’autore il Sindaco di Botricello Simone Puccio, il vice Presidente del Lions Club Pietro Zungrone, e il magistrato presso la Procura generale di Catanzaro Marisa Manzini; moderatore il giornalista Luigi Stanizzi. Sala dell’Istituto Professionale gremita da studenti e dalle massime autorità, fra cui il coltissimo parroco Don Rosario Morrone e il comandante della stazione carabinieri di Botricello, maresciallo Davide Lombardo.

È stato poi il momento del Sindaco di Botricello, Puccio, il quale oltre a ringraziare la dirigente per il lavoro che svolge e per il suo impegno teso a rendere un’eccellenza l’istituto, ha ringraziato il club Lions per il costante lavoro che promuove sul territorio, per la presenza fattiva e collaborativa con le istituzioni. Il sindaco Puccio, stimolato dal moderatore, ha preso spunto dalla sua personale vicenda, quella di essere stato oggetto di minacce da parte della criminalità, per spiegare ai ragazzi come davanti ai sorprusi che si subiscono l’unica strada possibile è quella della legalità, è proprio quella di applicare le regole ancora con più tenacia e convinzione. Perché solo con il rispetto delle regole e della legge si combatte la criminalità.

Marisa Manzini ha ricordato il magistrato Emilio Ledonne, protagonista insieme a lei del libro di Bubbo. Ha raccontato quanto a cuore il dott. Ledonne avesse di parlare ai giovani, per far capire quanto sia importante conoscere i valori della legalità. Alla domanda del giornalista Luigi Stanizzi di come sarebbe la Calabria se fosse abitata dai piemontesi, la dottoressa Manzini la con la capacità che la contraddistingue ha risposto che “i calabresi non hanno niente di meno e niente di più dei piemontesi, ma i calabresi hanno qualche problema con lo Stato perché non lo riconoscono. Lo Stato è qui anche oggi, è presente anche in quest’aula dell’Istituto, e non è un’entità astratta e lontana. Lo Stato è presente qui – ha aggiunto la magistrata che ha anche subito minacce da uno ‘ndranghetista – perché in quest’aula sono presenti le istituzioni, un magistrato, il sindaco, i professori, il sacerdote, i rappresentanti delle forze dell’ordine, i giornalisti e non per ultimo voi ragazzi che rappresentate i cittadini. E in quanto cittadini, dovete diventare consapevoli attraverso lo studio, alimentando le passioni che allontanano dai disvalori della criminalità.

I ragazzi dell istituto di Botricello sono stati invitati dalla dott.ssa Manzini a rendersi protagonisti di quel cambio culturale che la Calabria ha bisogno, affinché la bellezza di questa terra possa veramente risplendere. Li ha invitati a non lasciarsi sedurre dai miti effimeri dei social ma a rendersi conto che la vita reale è fatta di altro, di persone che lavorano che si sacrificano anche per gli altri per un mondo migliore.

La dott.ssa Manzini infine è stata premiata dal club Lions con un attestato di riconoscimento “ Premio legalità”: per il suo impegno come magistrato e per aver testimoniato, attraverso il suo lavoro quotidiano e i risultati raggiunti, il messaggio di una Calabria che vuole vivere e prosperare nella legalità libera dai vincoli della criminalità. Attestato consegnato dal vicepresidente Pietro Zungrone.