“A che ora è la fine del mondo?” cantava Luciano Ligabue nel lontano 1994, una cover della canzone dei R.E.M. del 1987 intitolata It’s the End of the World as We Know It. Non si trattava di una traduzione letterale del brano originale, ma Ligabue racconta di aver scritto il testo in italiano mentre ascoltava e provava a suonare la versione dei R.E.M.
In realtà, un orologio che misura il tempo rimanente fino alla fine del mondo esiste da molto tempo. È stato creato nel 1947, quando gli scienziati del Manhattan Project, coloro che idearono le bombe atomiche Little Boy e Fat Man, quelle che distrussero Hiroshima e Nagasaki per intenderci, lo pubblicarono per la prima volta sul Bulletin of the Atomic Scientists. Probabilmente, la creazione di questo orologio fu dettata dal senso di colpa per aver concepito un’arma di tale portata, capace di stravolgere e distruggere la vita sulla Terra così come la conosciamo.
Il Bulletin of the Atomic Scientists è una rivista dell’Università di Chicago che tratta temi legati alla sicurezza globale, in particolare agli ordigni nucleari e ad altre armi di distruzione di massa, fondata nel 1945. L’Orologio dell’Apocalisse è stato creato due anni dopo, con l’obiettivo di misurare la distanza da un’ipotetica fine del mondo, simbolizzata dalla “mezzanotte”, che inizialmente rappresentava una guerra nucleare, ma che nel tempo è evoluta per includere altre possibili cause di estinzione umana, tutte conseguenze della stupidità umana.
Così nacque il Doomsday Clock, conosciuto in Italia come l’Orologio dell’Apocalisse. Si tratta di un orologio simbolico, la cui mezzanotte indica la fine del mondo, mentre i minuti precedenti, segnati dalle lancette, rappresentano la distanza da tale evento. In origine, la mezzanotte rappresentava solo la minaccia di una guerra nucleare. Dal 2007, però, l’orologio ha preso in considerazione anche altri eventi che potrebbero infliggere danni irreversibili all’umanità, come l’intelligenza artificiale, oggi sempre più citata.
Nel 1947, l’anno della sua creazione, eravamo agli inizi della Guerra Fredda. Le lancette dell’Orologio dell’Apocalisse furono fissate a 7 minuti dalla mezzanotte. A decidere il movimento delle lancette è il comitato delle Scienze e della Sicurezza del Bulletin of the Atomic Scientists, in accordo con un gruppo di esperti esterni, tra cui nove Premi Nobel. Inizialmente, il countdown avveniva in minuti, ma nel 2017 si passò ai secondi, a causa dell’aumento del nazionalismo, delle dichiarazioni del neo-presidente Donald Trump sulle armi nucleari, nonché dal ritiro degli Stati Uniti dagli accordi nucleari di Parigi. Gli aggiornamenti dell’orologio vengono solitamente annunciati a gennaio dell’anno successivo agli eventi valutati.
Il momento in cui l’Orologio dell’Apocalisse è stato più lontano dalla fine del mondo è stato nel 1991, dopo la fine delle tensioni tra l’ex Unione Sovietica e gli USA, la caduta del Muro di Berlino e la riunificazione della Germania (un grande errore di valutazione, nota dell’autore), nonché la firma del primo trattato di riduzione delle armi strategiche. In quell’occasione, le lancette furono spostate a 17 minuti dalla mezzanotte.

Finora, il comitato ha deciso 25 aggiornamenti dell’orologio: solo 8 volte le lancette si sono allontanate dalla mezzanotte. Nel 2023, le lancette erano arrivate a 90 secondi dalla mezzanotte, avvicinando sempre di più l’umanità al disastro planetario. Tuttavia, il record assoluto appartiene all’anno 2025, l’anno in corso. L’orologio non è mai stato così vicino alla mezzanotte.
Il 25 gennaio scorso, il Bulletin of the Atomic Scientists ha annunciato che le lancette sono state spostate da 90 a 89 secondi dalla mezzanotte. Un ulteriore passo verso la catastrofe, segnando un “progresso” umano nel tentativo di spingere la nostra specie verso l’estinzione. L’Orologio dell’Apocalisse è uno strumento di sensibilizzazione che ci ricorda quanto il destino dell’umanità sia fragile e influenzato dalle nostre scelte. Sebbene l’orologio dell’apocalisse non predica il futuro con certezza, funge da monito a tornare indietro da scelte e azioni che potrebbero compromettere la sopravvivenza del nostro pianeta.
Se l’Orologio dell’Apocalisse raggiungesse la mezzanotte, significherebbe che l’umanità è giunta al punto di una catastrofe globale probabilmente irreversibile.