Quando la curiosità incontra l’impegno e il coraggio, ne scaturisce una biografia capace di indicare l’esempio da imitare.
Parole che ben si addicono all’edificante percorso di studi della ricercatrice di Sersale Lucia Falbo, citata dalla prestigiosa rivista «Nature Communications» per le poco banali ricerche sulle metastasi tumorali.
Chi segue la ricerca scientifica, sa che «Nature Communications» ha un alto fattore di impatto mediatico, vuol dire che prima di scrivere qualcosa ne attesta veridicità e attendibilità, se pubblicano è perché si tratta di sperimentazione innovativa. In altre parole: quando proferisce parola «Nature Communications», la comunità scientifica ne tiene conto e Lucia Falbo è ora sulla bocca di tutti i cultori della ricerca scientifica.
La ricerca, pubblicata su «Nature Communications», suggerisce che i meccanismi alla base dello sviluppo embrionale e del cancro sono simili.
Conoscere le strategie usate dal cancro per svilupparsi e attaccare un organismo sano potrebbero aiutare lo sviluppo di nuove terapie basate sulle risposte immunitarie contro i tumori.
La giovane ricercatrice della città di Sersale, appena 34 anni, è stata prima una brillante studentessa del Liceo Scientifico “Luigi Siciliani” e poi dell’Università Magna Grecia: non ha indugiato neppure un secondo dinanzi alla possibilità di sfruttare una borsa di dottorato del Cancer Research UK di Londra, uno dei migliori centri internazionali nel campo della stabilità del genoma.
«La ricerca comporta stress, delusioni, felicità improvvise, ma è anche una grande opportunità per contribuire allo sviluppo della conoscenza, al progresso e alla crescita culturale della collettività – racconta Lucia Falbo, precisando che – la ricerca è un’attività che obbliga a un continuo aggiornamento e permette di lavorare in un contesto lavorativo fortemente internazionalizzato e formativo ed è costantemente sottoposta alla valutazione della comunità scientifica internazionale. Questo richiede impegno e dedizione, ma anche la consapevolezza di partecipare a un interesse collettivo. Ogni piccola, nuova scoperta è un contributo che si dona agli altri, un piccolo tassello in più per la comprensione del mondo della medicina. Bisogna – suggerisce la giovane ricercatrice- avere carattere e determinazione, ma anche intuito e pazienza, tenacia e grinta. La ricerca è una sfida con sè stessi, con le proprie capacità e i propri limiti. La strada che mi ha portato alla ricerca è partita dalla passione per la biologia e per le mie attitudini personali: la curiosità in primo luogo, l’entusiasmo, l’attenzione ai dettagli e la voglia di mettermi sempre in gioco. Sono sempre stata spinta da una forte curiosità nei confronti di quello che mi circonda e dal desiderio di conoscere il perché degli eventi. La vita è fatta anche di incontri fortunati: è grazie al professor Francesco Saverio Costanzo e al professor Vincenzo Costanzo se ho scelto la ricerca come professione e passione».
Soddisfazione personale, risvolti sociali nella comunità di Sersale. Il primo cittadino Salvatore Torchia ha interpretato la gratitudine della comunità sersalese con parole non estemporanee: «Complimenti e congratulazioni alla nostra ricercatrice Lucia Falbo, prima autrice, quindi firma principale, di uno studio pubblicato sulla prestigiosa rivista scientifica Nature Communications sulle metastasi tumorali. Siamo orgogliosi di te, Lucia, come lo sarebbe stato Felice, tuo caro papà e nostro indimenticabile amico».
Le cellule tumorali, come le cellule embrionali, hanno la capacità di proliferare in maniera incontrollata: una similitudine che non è sfuggita alla ricercatrice di Sersale Lucia Falbo che per indole antepone impegnati studi in laboratorio alle invalse scorciatoie del copia e incolla.
di Enzo Bubbo