Non conosce campanilismi l’impegno dell’associazione Ginevra.
Il sodalizio opera soprattutto su Cropani, ma non si tira indietro se deve attivare sinergie anche nei paesi limitrofi. Così è e sarà per la vicina Sersale.

Nei giorni scorsi, ha avuto luogo un incontro tra l’associazione Ginevra e e il Comune di Sersale, rappresentato dal primo cittadino Carmine Capellupo. Propositi e fatti.
È stato ufficializzato l’acquisto, da parte dell’Ente comunale, di una rampa da utilizzare per il trasporto delle persone con disabilità all’interno di uno dei due pulmini acquistati nell’ambito del progetto “Bella Piazza”.
L’appuntamento si è svolto all’interno del Centro di informazione turistica di Sersale. È qui che l’associazione Ginevra, con la presidente Velia Lodari, ha portato l’esempio e i risultati del progetto Bella Piazza, realizzato con il sostegno di Fondazione con il Sud.
Il sindaco di Sersale Carmine Capellupo ha ricordato le difficoltà che, ogni giorno, affronta l’Amministrazione comunale sersalese confrontandosi con le problematiche sociali e sanitarie. “C’è – ha detto Capellupo – un disagio che fa paura perché i cittadini non riescono ad avere le risposte che meritano e le politiche sanitarie non riescono ad offrire servizi al territorio. Abbiamo tantissimi problemi con soluzioni che sono molto lontane. Questo si ripercuote sulle famiglie che, oggi, purtroppo, sono tantissime a confrontarsi con le problematiche sociali”.

La speranza, secondo Capellupo, è rappresentata dal lavoro del volontariato e di gruppi, come l’associazione Ginevra, “che riescono a dare delle risposte che non offrono le istituzioni”. Secondo il primo cittadino di Sersale, quindi, è importante fare rete come territorio perché “una comunità diventa ricca se, ognuno, nel suo piccolo, fa la propria parte e dà il suo contributo”.
Parole che sono state ribadite dalla presidente dell’associazione Ginevra, Velia Lodari, che, dopo aver illustrato gli obiettivi e i progetti che Bella Piazza, sta realizzando sul territorio, ha rammentato la necessità di collaborare per il territorio. “Non dobbiamo – ha detto Lodari – più operare in solitudine o ragionare come se i problemi di Cropani, Sersale, Belcastro o Petronà fossero separati. Dobbiamo agire tutti insieme. Ci sentiamo come delle “mosche bianche” quando vediamo situazioni difficili e non, purtroppo, non riusciamo e non possiamo dare risposte. Se iniziamo a creare le condizioni per formare una grande rete, allora, possiamo intervenire e fare la differenze su tutto il territorio. Bisogna remare tutti nella stessa direzione”.
E, proprio per questo motivo, nelle prossime settimane, partiranno degli incontri e dei momenti di confronto con le associazioni che operano su Sersale.
L’obiettivo è fare rete e arrivare dove, purtroppo, le istituzioni sono sovente assenti.
Enzo Bubbo