Serrastretta – E’ nato dai ragazzi del Servizio Civile del progetto Servizio Civile Universale “La bellezza dell’arte e della cultura”, coordinati dalla responsabile Angela Columbrina l’evento “Serrastretta ieri e oggi”.
Come riporta una nota pervenuta in redazione, la mostra fotografica che si è svolta lo scorso 28 dicembre 2022, nelle sale del museo demoetno-antropologico, curato dalla Pro Loco di Serrastretta, di Palazzo Pingitore, storico monumento abitativo dei primi dell’800’.
Se questo trionfo di arte e cultura è stato reso possibile è soprattutto per merito del sindaco di Serrastretta, Antonio Muraca, e dell’amministrazione comunale, che con parsimonia si sono mostrati disponibili nella creazione dell’evento.
I curatori della mostra (Bagnato Giuseppe Antonio, Costanzo Stefania, Fazio Antonio, Gigliotti Serena, Lucia Miryam, Martino Maria Angela, Maruca Daniela, Mazza Antonio, Molinaro Antonella) hanno presentato all’esposizione dei fruitori circa 50 coppie di fotografie, disposte rispettivamente con “il prima” e “il dopo” di ogni rione, monumento e vicolo del paese montano di Serrastretta e non solo.
Il repertorio fotografico proviene dalla laboriosa ricerca compiuta dall’associazione culturale della Pro Loco di Serrastretta; parte di queste fotografie sono poi state donate anche dal Bar Gallo dell’omonimo paese.
L’ampio successo riscosso ha portato l’amministrazione comunale a scegliere di procrastinare la data di chiusura della mostra, prolungandola anche nelle giornate di 2, 3, 4 e 5 gennaio 2023.
“Ogni visitatore è stato chiamato in causa nel tentativo di capire quale persona si fosse nascosta dietro quel volto immerso nei ricordi di un tempo cristallizzato nella macchina fotografica.
La fotografia è stata ed è tutt’ora uno degli strumenti più efficaci per tramandare, alle nuove generazioni, luoghi e persone che non esistono più ma che, proprio attraverso questo mezzo, riescono a sopravvivere allo scorrere inesorabile degli anni. E quale miglior auspicio per inaugurare questo 2023 se non con una mostra fotografica, dove il tempo sembra essersi congelato.” Citazione di Giuseppe A. Bagnato.