Se non è una vertenza complessa, poco ci manca.
Terzo giorno di proteste per i dipendenti, autisti e controllori, dell’azienda di trasporti Romano autolinee regionali.
I lavoratori, almeno 200, temono per il loro posto di lavoro dopo che sono stati dimezzati stipendi senza escludere possibili licenziamenti. E hanno deciso, lunedì scorso, di incrociare le braccia. Una mobilitazione che si riflette sul diritto allo studio di 50 studenti, cervesi e petronesi, che frequentano le scuole superiori di Sersale. Senza corriera non è semplice raggiungere la scuola distante otto chilometri da casa e non mancano gli alunni che non stanno proprio frequentando. La vicenda preoccupa genitori, i docenti, gli stessi studenti anche perché è inverosimile pensare a una soluzione imminente. Oggi ci sarà un incontro presso Prefettura di Crotone tra azienda e lavoratori. Anche la Regione Calabria farà la sua parte dopodomani con un incontro allargato ai sindacati di categoria. Una vicenda complicata e non più procrastinabile perché c’è chi ha un lavoro precario e c’è chi non può raggiungere la scuola: nella presila catanzarese vengono messi in discussione diritti importanti come il lavoro lo studio.
Enzo Bubbo