Un vuoto che fa male, che fa riflettere. Manca tantissimo Rodolfo Carpino alla comunità petronese. Al giovane ingegnere del paese presilano, i cui occhi brillavano sempre di umanità e intelligenza, è stata dedicata ieri sera, lunedì 19 agosto 2024, presso centro sportivo di via Cariglia di Candia, una serata evento in musica sul tema” Vento di passione: musica sotto le stelle“, attesa iniziativa promossa da Athena sport e da Asd Winner boys, due sodalizi che si occupano solitamente di sport, ma non rinunciano a priori a tutto ciò che è sinonimo di cultura, di impegno civico. Foltissimo l’uditorio e tante le belle e commoventi parole spese per Rodolfo Carpino, morto il 14 marzo 2017, a soli 43 anni, per una patologia cardiaca che lo accompagnava fin da bambino.
E’ andato via troppo presto lo stimato professionista petronese, ma tanto è bastato per lasciare impronte indelebili nell’immaginario collettivo: Rodolfo Carpino, nonostante la salute cagionevole, è stato tra i migliori discenti dell’Istituto superiore geometra di Catanzaro, dopo anche brillante studente dell’Unical di Cosenza dove si è laureato in ingegneria. E ancora: stimato ricercatore sempre dell’ateneo cosentino per nove anni nonché apprezzato libero professionista. Rodolfo Carpino, tra i progettisti della rivisitazione di piazza Muraca e tra i volontari della locale biblioteca, amava molto la musica e il modo migliore per celebrarne il ricordo non poteva che essere la nobile arte del genere umano.
Con incantevoli melodie è stato ricordato da amici, da altri cultori di note armoniose: Tommaso Talarico, Paolo Folino, Luca Sirianni, Dario Faiella, Raffaele Rizza, Giovanni Folino e Mario Migliarese. Il cantautore Tommaso Talarico ha presentato, nel suo paese natio e in ricordo del caro amico scomparso, alcune significative canzoni dei suoi interessanti album, come “Sud” e il brano “Il giorno prima di partire”, la canzone più bella del mese di febbraio per Skytg24.
E poi l’artista petronese ha interpretato alcune canzoni di Pino Daniele, cantante molto amato da Rodolfo. Prezioso nella serata evento anche il contributo artistico di altri musicisti e del coro polifonico Diapason composto da diciotto elementi e coordinato dal maestro Peppino Folino, uno che di musica ne sa molto. Le emozioni si sono dilatate a dismisura durante il partecipato concerto, durante il racconto di una biografia permeata di tante virtù, non ultima l’umiltà. Emozione mista a commozione nella serata evento anche perché tra gli astanti c’era la famiglia di Rodolfo, c’erano, tra gli altri, mamma Gina, papà Albino, la sorella Teresa e il fratello Roberto. Sono scese tante lacrime per una festa in musica senza festeggiato, ma aleggiava anche la consapevolezza di avere un modello da emulare, un esempio cui ispirarsi.
Rodolfo Carpino si distingueva per doti umane e professionali: tanti l’hanno conosciuto da vicino, tanti lo ammirano da lontano.
Un lascito enorme quello di Rodolfo nella sua Petronà: non merita la polvere dell’oblio.
Enzo Bubbo