Chissà se Donna Maria Cimino avesse mai immaginato che, un giorno, quel terreno da lei donato alla collettività di Soveria Mannelli per la costruzione di una chiesa avrebbe ospitato il primo tempio dedicato alla Madonna di Fatima della Calabria…
È curioso come certi progetti riescano improvvisamente a prendere una forma diversa, inattesa, sorprendente. È successo così con quella che, da sempre, tutti chiamano a Soveria “La chiesa nuova”. Un’impresa – diciamocelo francamente – accolta finora con grande scetticismo, una sorta di cattedrale (mai proverbio fu più calzante) nel deserto, finché il giovane e dinamico nuovo parroco di Soveria Mannelli, don Roberto Tomaino, ha deciso di dare uno slancio formidabile all’intero progetto, non solo avviandolo, dopo numerosi anni, alla tanto auspicata conclusione, ma facendo traboccare di contenuti quella che finora ai più sembrava una semplice scatola vuota.
L’idea, l’intuizione… l’ispirazione, diranno i credenti, è stata quella di intitolare la nuova Chiesa alla Madonna di Fatima a conclusione del centenario delle apparizioni nella omonima cittadina portoghese a tre pastorelli – Lucia, Jacinta e Francisco – tra il maggio e l’ottobre del 1917, il tredici di ogni mese.
Sulla chiesa e sulla cerimonia di dedicazione che avverrà il prossimo 13 maggio avremo modo di parlare diffusamente più avanti, per ora ci soffermeremo invece sullo straordinario evento occorso oggi, 24 aprile 2018, in Piazza San Pietro a Roma e che rappresenta il primo importante passo, ma allo stesso tempo il culmine, di quello che accadrà il prossimo mese a Soveria.
Stamani, durante l’udienza generale del mercoledì, Papa Francesco ha benedetto e incoronato la statua raffigurante la Madonna di Fatima che verrà intronizzata da Mons. Luigi Cantafora, durante la cerimonia di dedicazione, nella nostra chiesa. L’immagine, proveniente direttamente da Fatima, è una copia autentica della statua che si venera nella cappella delle apparizioni del santuario portoghese e che raffigura la Vergine così come venne descritta da suor Lucia all’artista José Ferreira Thedim che la realizzò nel 1920.
Nell’incoronare la sacra effige, il Pontefice ha donato una corona del Rosario, in ricordo di questo giorno, al vescovo Cantafora.
Alla cerimonia hanno presenziato, oltre al Vescovo, il nostro parroco, don Roberto Tomaino, il sindaco di Soveria, il dott. Leonardo Sirianni, il presidente del Consiglio Comunale, Angelo Sirianni, e il capitano dei Carabinieri Francesco Zangla, accompagnati da un gruppo di parrocchiani che hanno voluto sottolineare, con la loro presenza, la gioia di questo momento.
Una speciale benedizione per la nostra comunità è stata chiesta da don Roberto a Papa Francesco: «Ho chiesto al Papa una benedizione speciale per Soveria – ci ha raccontato al telefono durante il viaggio di ritorno – Gli ho raccontato del cammino delle famiglie, dei giovani, degli ammalati. Mi ha risposto “li benedico tutti così”, e mi ha fatto il segno di croce sulla fronte. Come un padre con un figlio. Accogliamo dunque Maria con questo onore speciale donato alla nostra comunità, perché ci insegni come una buona madre a seguire Cristo e vivere la comunità nel servizio e nella pace».
La solennità e l’importanza di questo momento, non solo per Soveria ma per l’intera Chiesa lametina, è stata sottolineata anche da Mons. Luigi Cantafora che ha commentato così quanto avvenuto durante questa storica giornata: «È stata un’emozione grande chiedere al Santo Padre la benedizione e l’incoronazione della statua della Vergine che il Papa ha voluto fare con una sua corona del Rosario. È una grazia che abbiamo ricevuto. Una grazia che ci onora e ci impegna a restare nella Chiesa e ad amarla sempre di più».
Oggi, mentre il Papa incoronava la nostra Madonnina le campane di Soveria suonavano a festa annunciando con i loro rintocchi festanti l’inizio di un nuovo capitolo della storia della nostra città.
di Antonio Cavallaro