Nicola Gratteri è di per sé un’icona! I tratti del suo volto rappresentano esattamente quello che è e quello che fa. Cioè qualcosa di straordinario, perché contrastare la criminalità organizzata, la ’ndrangheta, in una regione come la Calabria, è un’impresa titanica. Ma lui ha voluto interpretare il suo ruolo con abnegazione infinita, impegno estremo, sacrificio personale e soprattutto convinzione ferma e assoluta. Convinzione che questa sua dedizione, accompagnata da quella di tanti altri come lui, potrà dare luogo a un successo. Perché, per dirlo con le parole di Giovanni Falcone, «la mafia è un fenomeno umano e come tutti i fenomeni umani ha un principio, una sua evoluzione e avrà quindi anche una fine».
Ma detto questo, cosa accomuna un’artista come Rossana De Fazio al Procuratore della Repubblica Nicola Gratteri? Prima di tutto un’occasione di cui bisogna esser grati al Lions Club Lamezia Terme – Valle del Savuto. Un “salotto culturale” sulla legalità, a Colosimi, con ospite proprio Nicola Gratteri, autore con Antonio Nicaso del libro Non chiamateli eroi. Falcone, Borsellino e altre storie di lotta alle mafie, rivolto in particolar modo alle giovanissime generazioni, anche grazie alle belle illustrazioni di Giulia Tomai. Libro di cui si è parlato alla presenza delle autorità, dei docenti e soprattutto dei giovani studenti dell’Istituto comprensivo Bianchi-Scigliano.
Ebbene, Rossana De Fazio, che ha la capacità duplice di essere un’apprezzata pittrice dallo stile inconfondibile e contemporaneamente una straordinaria ritrattista, ha appunto realizzato il ritratto di Nicola Gratteri, che è stato anche esposto alla Galleria SpazioArte57 e presente in un suo catalogo, e ha voluto donarglielo proprio in questa circostanza.
Ancora con l’emozione nelle parole, Rossana De Fazio ha descritto così la sua partecipazione all’evento: «Per me è stata un’esperienza bellissima, indescrivibile, sia artistica sia personale, un’emozione doppia per la presenza anche degli studenti e della signora Gratteri», aggiungendo poi i ringraziamenti al Lions Club e al presidente Carmelo Marzano, che gli hanno consentito di incontrare il Procuratore e concesso uno spazio all’interno del “salotto culturale”.
Non chiamateli eroi è il titolo di quest’ultimo libro di Nicola Gratteri, ma Rossana De Fazio in realtà lo ha dipinto proprio come un eroe… Un eroe antieroe, se mi passate l’antinomia. E questo spiega lo stupore, accompagnato da un appena accennato compiacimento, con cui il Procuratore ha accolto questo dono. È naturale che lui non si veda come un eroe, ma è altrettanto naturale per tutti noi, e anche per l’occhio e la mano dell’artista, vederlo come un eroe, magari ancora più vero di tanti altri proprio perché si considera un antieroe.
Da un punto di vista artistico, il quadro di Rossana De Fazio che rappresenta il volto del Procuratore Nicola Gratteri potrebbe definirsi “iperrealista”, di quelli che ci fanno esclamare «sembra vero!», ma in questo ritratto c’è molto di più che una somiglianza pressoché sovrapponibile con il soggetto reale. Perché anche in questo caso, come del resto in tutti i ritratti di Rossana De Fazio, l’immagine dipinta lascia intravedere l’anima del soggetto, catturata con l’uso sapiente del pennello, ma soprattutto con una sensibilità rara e capace di cogliere sfumature rivelatrici di un carattere. Con le parole dell’artista: «I suoi occhi parlano… ci raccontano della sua bell’anima… attraverso la sua sorridente serietà».
Raffaele Cardamone