Intensa attività di repressione degli illeciti. Sono state eseguiti numerosi appostamenti e controlli dalle stazioni Carabinieri forestali di Lamezia Terme, Nocera Terinese e Serrastretta, nei comuni di Lamezia Terme, Gizzeria, Nocera Terinese e Soveria Mannelli, i quali hanno accertato numerosi episodi di bracconaggio e di mancato rispetto della normativa in materia di armi.
Nel corso delle varie operazioni si è provveduto al sequestro di 13 fucili, munizionamento, fauna particolarmente protetta, richiami acustici vietati e altri uccelli abbattuti illecitamente.

I militari, anche previa osservazione controllo, individuavano soggetti che esplodevano colpi d’arma da fuoco verso la selvaggina, utilizzando richiami acustici elettromagnetici espressamente vietati. I successivi approfonditi controlli, estesi anche alle autovetture e ai locali nella disponibilità degli stessi, hanno consentito di accertare anche diverse violazioni alla normativa in materia di armi, e l’abbattimento anche di specie particolarmente protette dalla Convenzione di Berna, relativa alla conservazione della vita selvatica e dell’ambiente naturale in Europa del 1979.
Il bilancio complessivo dell’attività ha visto il deferimento all’Autorità giudiziaria di 12 soggetti e il sequestro di 13 fucili, di circa 800 munizioni, di 172 esemplari di uccelli abbattuti, tra cui 29 appartenenti alle specie particolarmente protette, quali la pispola, il verdone e il verzellino, 9 richiami acustici elettromagnetici e agli attrezzi ed attrezzature al seguito.
Per la maggior parte del munizionamento inoltre è stato anche ipotizzato il mancato rispetto degli obblighi concernenti la loro corretta custodia.
Intensa attività di repressione degli illeciti. Sono state eseguiti numerosi appostamenti e controlli dalle stazioni Carabinieri forestali di Lamezia Terme, Nocera Terinese e Serrastretta, nei comuni di Lamezia Terme, Gizzeria, Nocera Terinese e Soveria Mannelli, i quali hanno accertato numerosi episodi di bracconaggio e di mancato rispetto della normativa in materia di armi.
Nel corso delle varie operazioni si è provveduto al sequestro di 13 fucili, munizionamento, fauna particolarmente protetta, richiami acustici vietati e altri uccelli abbattuti illecitamente.

I militari, anche previa osservazione controllo, individuavano soggetti che esplodevano colpi d’arma da fuoco verso la selvaggina, utilizzando richiami acustici elettromagnetici espressamente vietati. I successivi approfonditi controlli, estesi anche alle autovetture e ai locali nella disponibilità degli stessi, hanno consentito di accertare anche diverse violazioni alla normativa in materia di armi, e l’abbattimento anche di specie particolarmente protette dalla Convenzione di Berna, relativa alla conservazione della vita selvatica e dell’ambiente naturale in Europa del 1979.
Il bilancio complessivo dell’attività ha visto il deferimento all’Autorità giudiziaria di 12 soggetti e il sequestro di 13 fucili, di circa 800 munizioni, di 172 esemplari di uccelli abbattuti, tra cui 29 appartenenti alle specie particolarmente protette, quali la pispola, il verdone e il verzellino, 9 richiami acustici elettromagnetici e agli attrezzi ed attrezzature al seguito.
Per la maggior parte del munizionamento inoltre è stato anche ipotizzato il mancato rispetto degli obblighi concernenti la loro corretta custodia.
Intensa attività di repressione degli illeciti. Sono state eseguiti numerosi appostamenti e controlli dalle stazioni Carabinieri forestali di Lamezia Terme, Nocera Terinese e Serrastretta, nei comuni di Lamezia Terme, Gizzeria, Nocera Terinese e Soveria Mannelli, i quali hanno accertato numerosi episodi di bracconaggio e di mancato rispetto della normativa in materia di armi.
Nel corso delle varie operazioni si è provveduto al sequestro di 13 fucili, munizionamento, fauna particolarmente protetta, richiami acustici vietati e altri uccelli abbattuti illecitamente.

I militari, anche previa osservazione controllo, individuavano soggetti che esplodevano colpi d’arma da fuoco verso la selvaggina, utilizzando richiami acustici elettromagnetici espressamente vietati. I successivi approfonditi controlli, estesi anche alle autovetture e ai locali nella disponibilità degli stessi, hanno consentito di accertare anche diverse violazioni alla normativa in materia di armi, e l’abbattimento anche di specie particolarmente protette dalla Convenzione di Berna, relativa alla conservazione della vita selvatica e dell’ambiente naturale in Europa del 1979.
Il bilancio complessivo dell’attività ha visto il deferimento all’Autorità giudiziaria di 12 soggetti e il sequestro di 13 fucili, di circa 800 munizioni, di 172 esemplari di uccelli abbattuti, tra cui 29 appartenenti alle specie particolarmente protette, quali la pispola, il verdone e il verzellino, 9 richiami acustici elettromagnetici e agli attrezzi ed attrezzature al seguito.
Per la maggior parte del munizionamento inoltre è stato anche ipotizzato il mancato rispetto degli obblighi concernenti la loro corretta custodia.
Intensa attività di repressione degli illeciti. Sono state eseguiti numerosi appostamenti e controlli dalle stazioni Carabinieri forestali di Lamezia Terme, Nocera Terinese e Serrastretta, nei comuni di Lamezia Terme, Gizzeria, Nocera Terinese e Soveria Mannelli, i quali hanno accertato numerosi episodi di bracconaggio e di mancato rispetto della normativa in materia di armi.
Nel corso delle varie operazioni si è provveduto al sequestro di 13 fucili, munizionamento, fauna particolarmente protetta, richiami acustici vietati e altri uccelli abbattuti illecitamente.

I militari, anche previa osservazione controllo, individuavano soggetti che esplodevano colpi d’arma da fuoco verso la selvaggina, utilizzando richiami acustici elettromagnetici espressamente vietati. I successivi approfonditi controlli, estesi anche alle autovetture e ai locali nella disponibilità degli stessi, hanno consentito di accertare anche diverse violazioni alla normativa in materia di armi, e l’abbattimento anche di specie particolarmente protette dalla Convenzione di Berna, relativa alla conservazione della vita selvatica e dell’ambiente naturale in Europa del 1979.
Il bilancio complessivo dell’attività ha visto il deferimento all’Autorità giudiziaria di 12 soggetti e il sequestro di 13 fucili, di circa 800 munizioni, di 172 esemplari di uccelli abbattuti, tra cui 29 appartenenti alle specie particolarmente protette, quali la pispola, il verdone e il verzellino, 9 richiami acustici elettromagnetici e agli attrezzi ed attrezzature al seguito.
Per la maggior parte del munizionamento inoltre è stato anche ipotizzato il mancato rispetto degli obblighi concernenti la loro corretta custodia.
Intensa attività di repressione degli illeciti. Sono state eseguiti numerosi appostamenti e controlli dalle stazioni Carabinieri forestali di Lamezia Terme, Nocera Terinese e Serrastretta, nei comuni di Lamezia Terme, Gizzeria, Nocera Terinese e Soveria Mannelli, i quali hanno accertato numerosi episodi di bracconaggio e di mancato rispetto della normativa in materia di armi.
Nel corso delle varie operazioni si è provveduto al sequestro di 13 fucili, munizionamento, fauna particolarmente protetta, richiami acustici vietati e altri uccelli abbattuti illecitamente.

I militari, anche previa osservazione controllo, individuavano soggetti che esplodevano colpi d’arma da fuoco verso la selvaggina, utilizzando richiami acustici elettromagnetici espressamente vietati. I successivi approfonditi controlli, estesi anche alle autovetture e ai locali nella disponibilità degli stessi, hanno consentito di accertare anche diverse violazioni alla normativa in materia di armi, e l’abbattimento anche di specie particolarmente protette dalla Convenzione di Berna, relativa alla conservazione della vita selvatica e dell’ambiente naturale in Europa del 1979.
Il bilancio complessivo dell’attività ha visto il deferimento all’Autorità giudiziaria di 12 soggetti e il sequestro di 13 fucili, di circa 800 munizioni, di 172 esemplari di uccelli abbattuti, tra cui 29 appartenenti alle specie particolarmente protette, quali la pispola, il verdone e il verzellino, 9 richiami acustici elettromagnetici e agli attrezzi ed attrezzature al seguito.
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Intensa attività di repressione degli illeciti. Sono state eseguiti numerosi appostamenti e controlli dalle stazioni Carabinieri forestali di Lamezia Terme, Nocera Terinese e Serrastretta, nei comuni di Lamezia Terme, Gizzeria, Nocera Terinese e Soveria Mannelli, i quali hanno accertato numerosi episodi di bracconaggio e di mancato rispetto della normativa in materia di armi.
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Il bilancio complessivo dell’attività ha visto il deferimento all’Autorità giudiziaria di 12 soggetti e il sequestro di 13 fucili, di circa 800 munizioni, di 172 esemplari di uccelli abbattuti, tra cui 29 appartenenti alle specie particolarmente protette, quali la pispola, il verdone e il verzellino, 9 richiami acustici elettromagnetici e agli attrezzi ed attrezzature al seguito.
Per la maggior parte del munizionamento inoltre è stato anche ipotizzato il mancato rispetto degli obblighi concernenti la loro corretta custodia.
Intensa attività di repressione degli illeciti. Sono state eseguiti numerosi appostamenti e controlli dalle stazioni Carabinieri forestali di Lamezia Terme, Nocera Terinese e Serrastretta, nei comuni di Lamezia Terme, Gizzeria, Nocera Terinese e Soveria Mannelli, i quali hanno accertato numerosi episodi di bracconaggio e di mancato rispetto della normativa in materia di armi.
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Per la maggior parte del munizionamento inoltre è stato anche ipotizzato il mancato rispetto degli obblighi concernenti la loro corretta custodia.