Il Consiglio regionale, ultimo prima dello scioglimento legittimo dell’assemblea dopo la morte della presidente calabrese, Jole Santelli, che andrà in scena oggi alla Cittadella di Catanzaro, chiederà al Governo un’anticipazione delle elezioni regionali. In una lettera a firma del presidente facente funzioni, Nino Spirlì e di tutti gli assessori e consiglieri, indirizzata a Conte e ai ministri di Interno e degli Affari regionali, infatti, si è avanzata la richiesta di votare entro inizio febbraio, per non lasciare in balia delle onde una regione già afflitta da atavici problemi, aggravati dalla “zona rossa” decisa dal Governo e dalle ultimissime tristemente note vicende legate ai commissari nominati alla sanità, Cotticelli (uscente) e Zuccatelli (nuovo, ma subissato di critiche per il video postato su fb dalle femministe cosentine).
Intanto, però, ieri il CdM ha stabilito che si dovrà votare tra il 10 febbraio e il 15 aprile 2021, a 90 giorni quindi e non ai canonici 60 dallo scioglimento consiliare, ma la data potrebbe slittare ulteriormente causa del Covid magari accorpando il voto con le amministrative 2021 che si terranno la prossima primavera. Date lontane che lascerebbero la Calabria senza un timoniere certo e forte del consenso popolare, come era stata, invece, Jole Santelli, votata in massa nella tornata di gennaio scorso. Un voto al più presto per la nostra regione, sarebbe manna in questo clima di paura e incertezza in cui la pandemia del coronavirus ci ha proiettati.