Qualche giorno fa, un’atmosfera colma di emozione e autenticità, ha avvolto la presentazione del libro “Afferra il tuo miracolo. Oltre la realtà” di Carolina Liporace (a cura di Ida Andreoli, edizioni ilfilorosso), svoltasi presso la Libreria Mondadori di Montalto. Un incontro che è andato oltre le parole, trasformandosi in un’esperienza di condivisione profonda, di amore e di presenza viva.
Accolta con calore dalla libreria, la serata è stata guidata con grazia e sensibilità da Erminia Madeo, capace di intrecciare pensieri e sentimenti con rispetto e delicatezza.

I relatori, Anna Settino (docente Liceo Telesio), Antonio Liporace (papà di Carolina) e Stefania Galassi (medico neuroradiologico e vicepresidente del Consiglio comunale di Rende), hanno restituito con intensità la voce e il cuore di Carolina, facendo risuonare nei presenti la sua forza interiore e la sua fede luminosa.
Nel suo intervento, la consigliera dott.ssa Stefania Galassi ha affermato: «Parlare di un libro come questo ha avuto la stessa valenza di un atto medico: un gesto di prevenzione primaria, perché informare, condividere esperienze e diffondere consapevolezza significa promuovere salute. La cultura, quando tocca il cuore e apre alla speranza, diventa anch’essa una forma di cura».
L’incontro ha offerto una riflessione toccante sul significato più profondo della cura, in questo caso nella diagnosi di cancro mammario. Galassi nelle sue riflessioni ha ancora affermato: «La testimonianza di Carolina ci ricorda che la cura non è solo un atto medico, ma un gesto d’amore che abbraccia l’anima, che ascolta, accompagna e restituisce speranza anche dove sembra non esserci più. Bisogna recuperare il rapporto medico-paziente. L’innovazione delle cure non risiede soltanto nelle nuove tecnologie o nei progressi della scienza, ma nel modo stesso di prendersi cura. Innovare dunque significa anche umanizzare, accogliere, integrare figure, come lo psicologo di reparto, capaci di offrire ascolto e sostegno nei momenti più difficili».
Carolina ci insegna che curare vuol dire stare accanto, condividere la paura, restituire fiducia e senso, anche dentro la fragilità.

Le letture interpretate da Teresa Francesca Magarò hanno reso vive le parole dell’autrice, trasformando la sala in un luogo di commozione e ascolto silenzioso. “Afferra il tuo miracolo. Oltre la realtà” non è solo un libro: è un testamento di vita e un invito a credere che, anche nel dolore, la vita possa ancora generare luce.
Un messaggio che continua a unire, a far riflettere e a ricordare che l’amore – quello vero – non finisce mai, ma cambia forma e continua a vivere in chi resta.



























