La classe del banco vuoto. Così amano definirsi, cosi è stato.
Gli alunni della classe II A della scuola secondaria di primo grado dell’Istituto comprensivo “Corrado Alvaro” di Petronà hanno scritto poche ore fa un’edificante pagina di solidarietà.
Gli studenti petronesi hanno chiesto e ottenuto che un banco vuoto venisse collocato nella loro classe. Motivo? E’ il banco di Helena, una loro coscritta che ha sempre fatto scuola da casa per via delle sue precarie condizioni di salute.
Helena non ha mai frequentato e mai frequenterà, ma il banco vuoto ricorderà a tutti i lavoratori della scuola che gli alunni della classe sono 17 e non 16: nessuno escluso, c’è bisogno di tutti e di ciascuno.
Hanno scritto i compagni di Helena sulla home del giornalino scolastico: “Abbiamo realizzato il nostro desiderio. Noi alunni della classe II A dell’Istituto comprensivo “Corrado Alvaro” di Petronà abbiamo finalmente collocato un banco nuovo nella nostra classe. In aula siamo in 17, ma frequentiamo solo 16 allievi: il banco vuoto è di Helena, per noi è unica e lo abbiamo scritto. La nostra compagna fa scuola da casa, da sempre non può venire da noi in classe per le sue condizioni di salute, ma noi, grazie al banco e al nostro grande cuore, non ci dimentichiamo mai di lei e spesso andiamo a trovarla, anche solo per un breve saluto. Quel banco per noi non è solo sinonimo di vuoto, ma esprime il nostro affetto per Helena, ci ricorda i valori della solidarietà, ci rammenta quanto è importante recarsi a scuola, vedere gli amici, scambiarsi opinioni perché non tutti possono farlo. Helena, anche se non parli e non dici ciò che pensi, sei per noi molto importante e non ti perderemo mai di vista”.
Quando un alunno non può andare a scuola, una scuola trova sempre il modo per andare dall’alunno: la comunità educante di Petronà, dirigente scolastico Isabella Marchio, sa essere inclusiva.
di Enzo Bubbo