Uno stabilimento del valore di due milioni di euro è stato sequestrato nell’area industriale di Lamezia Terme dai finanzieri del Gruppo di Lamezia Terme assieme ai carabinieri del Comando per la Tutela ambientale e transizione ecologica – Noe di Catanzaro, al Nucleo operativo di Polizia ambientale della Capitaneria di Porto di Vibo Valentia e alla Sezione Pg- aliquota Ambiente della Procura che hanno denunciato quattro persone per violazioni ambientali.
I provvedimento si inserisce in un’attività d’indagine in materia di tutela ambientale e salvaguardia della salute pubblica, coordinata dal Procuratore di Lamezia Terme, Salvatore Curcio, e dal sostituto procuratore Marica Bruc
Nonostante le attività svolte, nessuna delle tre società è risultata in possesso delle previste autorizzazioni ambientali rilasciate da Provincia e Regione. Inoltre, è stato verificato da personale tecnico Arpacal, che società scaricavano i reflui industriali prodotti direttamente nella rete consortile dell’area industriale di Lamezia Terme, senza sottoporli ad alcun processo di depurazione.


























