Per scrivere bene, pensare bene e interagire bene, la prima regola è leggere tanto. Anche in tempi di pandemia, l’Istituto comprensivo “Giuseppe Bianco” di Sersale non rinuncia alla promozione della lettura tra le nuove generazioni in un Paese in cui un cittadino su due non apre neppure un libro all’anno.
La manifestazione culturale rientra nell’ area progettuale del Piano triennale dell’offerta formativa e persegue, anche se in Dad, le finalità del progetto regionale di lettura nelle scuole Gutenberg, non a caso figura tra i relatori Rosetta Falbo, referente Gutenberg XVIII ragazzi.
Scrive la preside Maria Brutto sul sito della scuola: “La finalità è quella di educare gli alunni ad acquisire consapevolezza circa il ruolo del libro e della lettura nella personale esperienza quotidiana, nonché nella loro crescita culturale. La letteratura per l’infanzia e per i ragazzi offre quegli spunti utili e indispensabili alla formazione integrale della persona e contribuisce ad avviare quel processo di avvicinamento al libro e alla lettura che inizia in tenera età e prosegue nell’adolescenza. Inoltre, è indispensabile sin dall’infanzia porre l’attenzione verso un nuovo problema, che è l’analfabetismo nella popolazione giovanile e adulta”.
Ce n’è abbastanza per far capire ai tanti discenti coinvolti che leggere non è mai sinonimo di noia.
di Enzo Bubbo