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Dal 1988, direttamente nel futuro, il ritorno di “Essere a Soveria”

Si chiamerà “Ritorno al futuro” l’edizione 2016 di una ritrovata “Essere a Soveria”, con l’esplicito riferimento alla trilogia cinematografica comico-fantascientifica, firmata dal regista Robert Zemeckis e prodotta da Steven Spielberg, in cui i protagonisti, il giovane Marty e lo scienziato un po’ pazzoide Doc, scorrazzano su è giù per il tempo, dagli anni ottanta fino ai giorni nostri (che all’epoca erano appunto il loro futuro).

Si sa che la manifestazione estiva vanta una tradizione più che ventennale. Infatti, la prima edizione risale al lontanissimo 1988, quando in Italia la sola capitale, con l’Estate Romana fortemente voluta dall’allora assessore alla cultura Renato Nicolini, aveva già sperimentato una kermesse dello stesso tipo, naturalmente con le dovute proporzioni.

Come da tradizione, dall’1 al 31 agosto, ci saranno dunque tantissimi eventi giornalieri che andranno da quelli culturali, sui quali c’è sempre un’attenzione particolare, agli spettacoli, soprattutto con lo storico Concorso Teatrale giunto alla XXXVI edizione, dalle attività ludico-sportive, con tornei e competizioni amatoriali per grandi e piccoli, alle sagre e degustazioni di particolari cibi e vini.

Con “Essere a Soveria” ritorna anche l’Università d’Estate, che prevede le “lezioni” di Paola Dubini (dell’Università Bocconi di Milano), di Raffaello De Ruggieri (Sindaco di Matera: capitale europea della cultura 2019), di Massimo Bray (ex Ministro della Cultura) e di Vittorio Sgarbi (Critico d’arte e amico di vecchia data di Soveria Mannelli).

Tra le serate di maggior spicco, la Finale Regionale di Miss Italia e la riedizione della Notte Bianca reinventata per Soveria nel 1998 da Giordano Bruno Guerri. Tra le presenze più illustri, oltre a quelle già citate, Albano Carrisi, che presenterà i vini delle sue tenute, il sociologo e teorico dell’intelligenza connettiva, Derrick De Kerckhove, e Mogol, che ha regalato le sue parole a innumerevoli tra le più belle canzoni delle musica italiana e in particolare a quelle di Lucio Battisti.

Bentornata al futuro dunque a “Essere a Soveria” con la sua denominazione originaria e la sua formula collaudata, conosciute in tutta la Calabria e in gran parte d’Italia, nella speranza che possa ridare slancio a un territorio che ha un bisogno vitale di recuperare la sua voglia di protagonismo.

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