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A Corazzo, Antonello Caporale e un Paese che fa “Acqua da tutte le parti”

antonello caporaleIl prossimo sabato 23 luglio 2016, alle ore 18:30, presso l’Abbazia di Santa Maria di Corazzo, a Carlopoli (CZ), avrà luogo la presentazione del nuovo libro di Antonello CaporaleAcqua da tutte le parti”, sottotitolo: “Viaggio in 102 paesi e città dell’Italia che fiorisce o sparisce” (Edizioni Ponte alle Grazie, 2016).

L’evento è stato organizzato dal Forum del Reventino e da Rivìentu (il Coordinamento territoriale delle associazioni del Savuto-Reventino) e vedrà la partecipazione, oltre che dell’autore Antonello Caporale, di Angelo Maggio, fotografo, viaggiatore e osservatore dell’incompiuto, e di Francesco Lesce, ricercatore di Filosofia presso l’Università della Calabria, entrambi compagni di viaggio e di interessi di Caporale, nonché autori del cortometraggio sul “non finito” calabrese “Epochè” che sarà proiettato al termine della presentazione del libro.

Per chi non lo sapesse, Antonello Caporale è una delle firme più prestigiose del nostro giornalismo, con un passato, lungo più di vent’anni, a La Repubblica e un presente, da settembre 2012, a Il Fatto Quotidiano, oltre che autore di numerosi saggi sui costumi non sempre inappuntabili del nostro Paese.

Diciamo subito che la particolarità che ci riguarda più da vicino di questo suo nuovo libro, di per sé interessantissimo, è l’aver toccato anche un paese del Reventino e cioè Decollatura.

Si tratta in sostanza di un vero e proprio resoconto “sull’eternità di certi luoghi e certi paesaggi italiani dove il passato non finisce mai e il futuro stenta ad arrivare”. Un resoconto che è frutto di un vero viaggio in Italia, di quasi quindicimila chilometri, “alla scoperta delle meraviglie e delle disgrazie di un Paese che fa acqua da tutte le parti, ma continua miracolosamente a galleggiare”.

Tutti a Corazzo, quindi, per farci coinvolgere ancora una volta dal fascino di quelle antiche mura e per accogliere con l’attenzione che merita una firma così importante, arguta e controcorrente del nostro giornalismo: proprio quello che ci vuole oggi, in tempi in cui la “normalizzazione” la fa da padrona.
di Raffaele Cardamone

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