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Apprezzata l’esibizione del gruppo Canterini di Serrastretta all’Expo 2015

Serrastretta – Il gruppo Canterini di Serrastretta ha partecipato all’Expo di Milano nella “Settimana del protagonismo” riservata alla Calabria nella terza giornata dedicata al cibo naturale prodotto nel territorio. Tanti, gli appuntamenti che in questa direzione hanno messo in evidenza uno degli aspetti più importanti di una regione che comprende tutti gli orizzonti produttivi, ma anche ambientali possibili: dai prodotti della pesca e delle colture costiere alle coltivazioni della collina, dalle produzioni delle piane alle varietà colturali d’altura. 

Il gruppo folk ha portato, insieme ai suoni e ai ritmi della tradizione dell’entroterra calabrese, la tipicità locale rappresentando una parte della cultura calabrese. L’esibizione, del gruppo folk dei Canterini di Serrastretta è stata molto apprezzata, (nella serie di foto alcuni momenti della trasferta all’Expo Milano 2015) inserita nel contesto delle manifestazioni delle giornate riservate alla Calabria, ha animato i padiglioni di Palazzo Italia e lungo gli assi principali Cardo e Decumano.

E tra l’altro l’occasione dell’Expo 2015 segna un altro tassello nella lunga storia tracciata negli anni dagli “artisti” di Serrastretta, infatti proprio lo scorso anno è stato festeggiato il 40° anniversario della storica formazione del gruppo folk Canterini di Serrastretta che affonda le radici nel piccolo ma dinamico comune appartenente all’entroterra del Reventino. Come dire la storia continua e da parte dei componenti si manifesta l’intenzione di proseguire a riproporre ancora oggi, ma con rinnovato entusiasmo, e a rappresentare attraverso canti e balli la cultura del popolo calabrese. Il gruppo nasce nel 1974 grazie all’entusiasmo di alcuni giovani accomunati dallo spirito di stare insieme ed ispirati dall’ interesse per la musica e per il canto popolare. Ben presto l’interesse si trasforma in vera e propria passione che coinvolge anche le famiglie in una esperienza di grande interesse anche sotto l’aspetto sociale. Particolare attenzione è stata riservata, fin dall’ inizio, alla ricerca storica dei costumi riproducendoli in maniera sempre più aderente agli originali. Anche i canti, i balli e soprattutto i movimenti e gli oggetti richiamati nei canti stessi, sono stati progressivamente ricondotti a quelli di un tempo, per far rivivere il passato sia con le parole che con le immagini. Nel repertorio, oltre alle tipiche tarantelle del Sud Italia e ai vari canti che accompagnavano la vita quotidiana nei tempi passati, il gruppo propone dei balli che rappresentano il rapporto con la natura e con i prodotti della terra frutto del lavoro del popolo contadino, canti e balli caratteristici della Calabria nonché quelli locali e tipici di Serrastretta. Tra tutti si ricorda il canto tradizionale “‘U dispiattu”, acceso dialogo tra uomo e donna per una storia d’amore non riuscita.  Fra i balli ricordiamo la “Tarantella d’u zucculijare”, che in modo coreografico descrive la raccolta e la lavorazione delle castagne nel territorio montano calabrese con gli attrezzi e le metodiche un tempo adoperate, ed anche la tarantella della “semina”, che racchiude scenograficamente il lavoro dei campi effettuato da uomini e donne, volto alla produzione del sostentamento necessario per le proprie famiglie.

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