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Taverna, lettera di Clementina Amelio – delegato alla cultura – ai bambini e ai ragazzi

L’Amministrazione comunale di Taverna, sindaco Sebastiano Tarantino, non trascura le nuove generazioni in queste settimane di pandemia con contagio senza confini.

Un’epistola con l’inchiostro dell’umanità è stata scritta da Clementina Amelio, delegata alla cultura del paese di Mattia Preti. Destinatari: solo i bambini, solo i ragazzi di Taverna. La finalità è nobile, è quella di infondere coraggio, spiegando ai più piccoli ciò che sta accadendo in giorni tristi e segnati da  impoverimento sociale, psicologico e ora anche economico.

L’esperienza insegna che tutte le gravi crisi possono alimentare anche sentimenti di chiusura  o di odio, ma da Taverna si esternano solo sentimenti di fraternità, coltivati insieme per sostenere un fardello troppo pesante: solo la comunità può sconfiggere il virus.

Si legge nella missiva della provetta amministratrice: «Da delegata all’istruzione della comunità di Taverna, in questo momento così difficile per la nostra società, voglio esprimervi – argomenta Clementina Amelio, anche docente – tutta la mia vicinanza e quella dell’Amministrazione comunale  a voi  e alle vostre famiglie.

Stiamo vivendo una situazione che vi sta tenendo lontani dalla scuola, luogo privilegiato per istruirvi, per intessere solidi rapporti interpersonali, per assaporare nuove e affascinanti esperienze,  per prepararvi alla vita e formare gli  adulti del domani . Purtroppo siete lontani dai vostri cari insegnanti, dai vostri amati compagni, dalle innumerevoli e spensierate attività scolastiche ed extrascolastiche. Vi stiamo imponendo grossi sacrifici, vi stiamo privando della vostra libertà , ma il tutto servirà a salvaguardare la vostra salute e quella dei vostri familiari. Siamo tutti orgogliosi di voi perché state dimostrando comprensione,  grande forza e  maturità,  alto senso di responsabilità, che , indubbiamente, vi aiuteranno a crescere più in fretta .

Un pensiero particolare, colmo di affetto lo rivolgiamo a tutti quei bambini “speciali” che più di ogni altro soffrono a causa di questa situazione. A loro e alle loro famiglie esprimiamo vicinanza e disponibilità per  ogni esigenza.

Esprimiamo il nostro più vivo ringraziamento al Dirigente Scolastico, Prof. Giuseppe Eburnea,  ai suoi collaboratori, agli insegnanti, per aver messo in atto tutte quelle strategie per continuare l’attività didattica anche lontano dalle aule, per dimostrarvi calore e caratterizzarsi come sempre brave guide e  sicuri  punti di riferimento  per tutti. Grazie  al personale di segreteria , ai   collaboratori scolastici per l’impegno profuso in questo delicato momento.

Siamo sicuri che rispettando le disposizioni usciremo più forti di prima: sarà meraviglioso riabbracciarci, rivedervi felici tra i banchi di scuola e sentire  il vostro allegro e coinvolgente vociare nella piazza e nelle strade della nostra amata città di Taverna».

Andrà tutto bene. La lettera si conclude con lo slogan che ricorre come un mantra nella battaglia contro il coronavirus: la frase fu riportata da Giuliana di Norwich, mistica inglese vissuta tra il XIV e il XV secolo, dopo aver avuto una visione di Gesù.

di Enzo Bubbo

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