Il rilancio della scuola agraria di Soveria Mannelli avanza a passi da gigante. Presto, infatti, l’edificio dell’IPS, come già annunciato da tempo, verrà completamente demolito e ricostruito ex novo con un progetto all’avanguardia.
Ieri, 6 febbraio, però, è stata posta un’altra pietra in questo progetto ambizioso dell’IIS “Costanzo” di cui l’istituto agrario è organico. Infatti è stato inaugurato con tanto di taglio del nastro, benedizione del parroco don Roberto Tomaino e “battesimo” a base di bollicine con la classica bottiglia di spumante stappata per l’occasione, il Piano Colturale dell’azienda agraria e il nuovissimo parco macchine, che presto entreranno in funzione, acquistato con i fondi P.O.N. Edugreen e Agridigital Innovation del Pnrr per un investimento di 250.000 euro.
La dirigente scolastica, Maria Francesca Amendola ha fatto gli onori di casa e ha aperto la mattinata con il taglio del nastro e l’introduzione delle varie personalità presenti all’importante manifestazione. A cominciare dal sindaco di Soveria Mannelli, Michele Chiodo che ha anticipato quello che succederà nell’immediato futuro “con l’abbattimento della vecchia scuola che sarà ricostruita attraverso un progetto da oltre 4 milioni di euro destinato a rilanciare fortemente il territorio con una scuola green che proporrà un’agricoltura moderna e innovativa”. Il primo cittadino si è detto, inoltre, lieto di “partecipare ad un evento che vuole dare nuova linfa al territorio, ma non possiamo dimenticare che questo istituto è stato il primo a sorgere nel nostro territorio e il ricordo non può non andare alla sua prima guida, il preside Fabiano e questo vuole essere un messaggio di speranza”.
Fulcro del nuovo Piano Colturale è, sicuramente, l’accordo che l’IIS Costanzo ha raggiunto con Coldiretti e con la Cooperativa del Reventino.
Presente la vice presidente provinciale, Barbara Girotti che ha sottolineato come “questa giornata sia estremamente importante per i ragazzi che la scuola deve aiutare nel percorso di crescita e preparazione all’ingresso nel mondo del lavoro”.
Sulla stessa linea di pensiero il presidente della Cooperativa del Reventino, Giuseppe Talarico: “Con la nostra iniziativa vogliamo dare nuovi stimoli a questo territorio e lavoreremo insieme per il suo sviluppo e quello delle nuove generazioni”.
La dirigente Amendola, presente dell’istituto Costanzo, ha voluto con sé in questa giornata storica per la scuola del Reventino anche il passato recente; ovvero l’ex dirigente, Antonio Caligiuri che ha sottolineato “l’ottimo lavoro della nuova preside per aver rimodernato il parco macchine della scuola ed essersi circondata di personale interno che andrà ad operare nelle aziende agricole del territorio”.
E, a proposito di forze scolastiche autoctone e innovation tecnology, è toccato ad uno degli insegnanti della scuola agraria, il professor Sergio Mazza, raccontare le importantissime strutture di cui dispone l’istituto come “la serra idroponica che basa il suo funzionamento sfruttando l’acqua anziché il suolo per far sviluppare le piantine. Fondamentale – ha proseguito Mazza – la collaborazione con Coldiretti che è il no how che mancava per dare sviluppo al territorio. La scuola agraria – ha concluso – deve essere il fulcro dell’intero modo rurale che ci circonda e deve infondere nei giovani la mentalità imprenditoriale, imprescindibile, ormai, nella moderna agricoltura 4.0”.