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Serrastretta, attuato un progetto didattico: le castagne e la tradizione vanno a scuola

Serrastretta – La castagna, il delizioso frutto autunnale dolce e croccante, amato da grandi e da piccini, è considerato il re della stagione autunnale.

Il progetto, già al suo secondo anno, nasce dal percorso ideato dall’Associazione Tommaso Mazzei di Angoli di Serrastretta nella persona del suo presidente Adriano Lucia con la Sagra della Castagna che quest’anno raggiunge la sua 28° edizione e avrà la sua giornata finale il 28 ottobre 2017. L’idea è sposata in pieno dalla Coldiretti Calabria nella persona della sua Donna Impresa Interprovinciale, Maria Antonietta Mascaro, dalla scuola con l’Istituto Comprensivo di Serrastretta presieduto dal reggente Antonio Caligiuri. La realizzazione del progetto è stata curata dagli insegnanti Sabrina Mazzei e Alessandro Pujia, con la collaborazione di Slow Food Soverato versante ionico nelle persone di Marisa Gigliotti e Luigi Tropeano. Tutti insieme hanno dato il via il 24 ottobre alla prima delle moltissime attività previste e raggruppate in un calendario pieno di eventi.

La sede dell’Associazione Max 70, trasformata sapientemente in un bosco dall’insegnante Mazzei, ha visto il susseguirsi di attività e di bambini della scuola dell’infanzia curiosi e ansiosi di conoscere la storia di Moretta, la castagna dispettosa. Al loro arrivo, i bambini,  hanno trovato nell’atrio un bosco di castagno fedelmente ricostruito, luogo in cui hanno cominciato a respirare l’idea di un’aula verde. L’ala accanto invece ha ospitato un percorso in miniatura tramite il quale i bimbi hanno potuto sentire, vedere, annusare, toccare e gustare le meraviglie del bosco. Infatti c’erano le foglie dai diversi colori, c’erano i rametti, c’erano i ricci, erano presenti anche fiori del castagno (localmente chiamati giurranda), le castagne fresche, secche, bollite, arrostite.

Ma il momento più emozionante per i bambini è stato il vedere le nonne preparare il pane con la farina delle castagne e poi, con le indicazioni delle sagge donne mettere le mani in pasta e fare loro stessi i panetti che una volta cotti hanno portato a casa. Le sapienti nonne, in realtà, avevano già preparato il tutto e avendo l’elenco dei bimbi presenti hanno consegnato loro il pane cotto poco prima insieme a un piccolo vasetto di miele di castagne.

La giornata del 26 ottobre invece si è svolta in un’aula davvero particolare un laboratorio immerso realmente nel verde, il verde della proprietà del sig. Domenico, un uomo pacato e gentilissimo che ha messo a disposizione la sua “casella” e i suoi locali rurali per l’apposita visita dei giovani ospiti. 

I ragazzi sono stati divisi in due gruppi: i più piccoli (prima, seconda e terza elementare) guidati dalla maestra Sabrina e da Maria Antonietta Mascaro, hanno percorso un breve, ma intenso tratto di una stradina sterrata nel bosco, tragitto durante il quale hanno avuto modo di osservare la bellezza di questa stagione, hanno potuto sentire il vero rumore delle foglie e del vento, la meravigliosa quiete che ha un bosco. Hanno osservato come si modifica la natura, i colori caldi che questo periodo offre, quante specie diverse di alberi popolano un bosco e quanto sono diversi gli alberi giovani da quelli vecchi (la zona infatti è nota per la grande presenza di castagni secolari). Hanno respirato l’aria pura di una fresca mattina d’autunno, hanno annusato l’odore della terra umida, hanno toccato e raccolto i frutti che questi meravigliosi giganti donano, hanno accarezzato le loro cortecce e capito quanto poco ospitali invece siano i ricci.

Il 5 senso, il gusto, lo hanno adoperato per ultimo. Infatti alla fine della scarpinata si arriva nel magico regno del sig. Domenico. Ad aspettate i bambini c’erano le signore che armate di cestino e sacchi di juta raccoglievano le castagne, c’era l’esperta dell’ARSAC della Regione Calabria, Vincenzina Scalzo, che li ha guidati nella parte più tecnica del laboratorio verde, la Mascaro invece ha descritto loro e rammentato (visto un precedente incontro) come si è comportata la natura con l’arrivo del cinipide e come lo sta affrontando ora con l’aiuto dell’insetto antagonista.

La “casella” era pronta con il fuoco acceso, e le castagne riposte sulla parte alta per l’essiccazione, c’erano le donne accanto al forno caldo per sfornare il pane e c’era chi friggeva le “griselle” e i “monacialli”, leccornie del periodo dello “zucculiare” e chi distribuiva le fettine di pane con il miele di castagne.

I ragazzi della quarta e della quinta elementare, insieme al maestro Alessandro Pujia e con Giampiero come guida, hanno effettuato un percorso un po’ più lungo durante il quale, non solo hanno fatto le stesse osservazioni dei più piccoli, ma hanno imparato come muoversi nel bosco, a utilizzare i punti cardinali e ad utilizzare la bussola.

Il loro percorso, anche se più lungo  li ha fatti comunque arrivare in cima dal sig. Domenico e dai prodotti gustosi e genuini che li attendevano.

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