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Probabile la prossima riapertura del tronco ferroviario tra Rogliano e Soveria Mannelli?

di Giovanni Petronio – 

Sembra possibile ipotizzare, a seguito dei lavori in corso, la prossima riapertura da parte di Ferrovie della Calabria del tronco ferroviario tra Rogliano e Soveria Mannelli attualmente interrotto.

Doveva essere una ricognizione ferroviaria come le altre, in una zona già più volte esplorata in precedenza, ma si è rivelata qualcosa di più. Potrebbe sembrare una notizia di poco conto, ma in realtà quello che sta accadendo rappresenta un piccolo evento, una “piccola buona notizia” che da anni aspettavamo: in questi giorni, infatti, è in atto la pulizia del sedime ferroviario, tra la zona di Scigliano e Celsita. Ricordiamo che dal 2009 il traffico ferroviario, lungo il tratto Cosenza-Catanzaro è interrotto a causa di alcune frane, (da leggere sotto: PER  RICAPITOLARE), con ripercussioni enormi di ordine economico e sociale su tutte le aree montane. La ferrovia ha da sempre avuto, e ancora ce l’ha, un ruolo salvavita per tutte le comunità residenti nelle aree interne. Nessun altro mezzo, se non il treno ha potuto, e può, connettere questi nostri centri montani in maniera efficiente.

L’idea era quella di ri-percorrere qualche chilometro dalla stazione fino alla frana, al km 43, per vedere se la situazione fosse peggiorata o meno, rispetto ad aprile. Improvvisamente, nel piazzale della stazione ho intravisto auto, vari mezzi e una decina di operai. Mi sono avvicinato e ho chiesto cosa ci facessero lì. Loro, in maniera molto cordiale, prima di tutto, mi hanno invitato a non accedere nell’“area lavoro”, cosa assolutamente condivisibile, che ho accettato, mio malgrado, di buon grado; subito dopo mi dicono che sono lì per effettuare la pulizia di alcuni chilometri del tracciato che va da Scigliano e Celsita.

Gli operai cioè stanno tagliando e togliendo dai binari i tronchi cresciuti o caduti, le sterpaglie e altri impedimenti, nel tratto “temporaneamente sospeso”. Altresì mi dicono di essere lì da alcuni giorni, quindi intuisco (spero a ragione), che da qui a poco tempo degli esperti del settore si recheranno proprio in prossimità del km 43 per effettuare rilievi e comprendere come agire.

Ribadiamo, la notizia potrebbe sembrare insignificante, ma dopo molti anni non può che rappresentare un inizio. Un inizio che va verso la riapertura completa del tracciato, che da anni auspichiamo. Ad ottobre di quest’anno, durante la conferenza per i cento anni della ferrovia Cosenza-Rogliano, tra le altre cose, è stato fatto un annuncio vox populi e cioè che dovrebbe arrivare un finanziamento di circa 8,4 milioni di euro per la mettere in sicurezza le due frane. Non ci resta che aspettare.

PER  RICAPITOLARE

In pratica è dal 2009 il tratto ferroviario della grande linea dell’allora Ferrovie Calabro-Lucane, Cosenza-Catanzaro, compreso tra Soveria Mannelli e Rogliano, è stato gradualmente interrotto e poi “sospeso” a causa di alcune frane e smottamenti che hanno impedito, e ancora oggi (dopo quasi 7 anni…), non permettono il transito ai treni. La linea appare così tripartita: Catanzaro-Soveria Mannelli in treno, Soveria Mannelli-Rogliano tramite bus sostitutivo e Rogliano-Cosenza nuovamente in treno.

Il trasbordo su bus tra Soveria e Rogliano è una vera e propria odissea, sia per i mezzi sostitutivi che sono il più delle volte obsoleti (chiamarle carrette potrebbe essere un complimento), e sia per la strada che si sviluppa in maniera tortuosa, passando per dirupi, declivi, strade scoscese con decine di curve. Il bus quindi non passa dalla A3 (anche quella andrebbe strutturalmente rimodernata…) ma dalla vecchia statale inadeguata al moderno traffico e alle esigenze delle comunità dei centri delle aree interne, che patiscono i precari collegamenti, con un tempo medio di percorrenza che si attesta intorno a un’ora e trenta- un’ora e quarantacinque minuti. Ergo per andare da Soveria Mannelli all’Unical (Università della Calabria) si impiegano quasi TRE ore.

(Per approfondire: https://ilreventino.it/ferrovia-tratto-sostitutivo-autobus-racconto-del-viaggio-soveria-mannelli-rogliano/)

Ad aprile, il sottoscritto, con gli amici dell’Associazione Ferrovie in Calabria, ha testimoniato sia la frana al km 33 (zona Carpanzano) sia quella del km 43 (zona Scigliano). In sostanza al km 43 non è franata tutta la montagna, è presente un cedimento nella parte inferiore, quella interessata ai lavori del 2009, (a febbraio di quell’anno, già una frana colpì la zona).

L’ingresso della galleria prima e dopo i lavori in corso

Non sembra che il costone, dalla parte superiore del binario si sia mosso. Il tracciato ferroviario non è venuto giù, quello che è venuto giù è stato il muro di contenimento sottostante, (costruito nel 2009), e alcuni gabbioni di cemento, per il resto non sembra presente neppure un grosso abbassamento del tracciato ferroviario. Al km 43 (tra Scigliano e Celsita) è invece presente una vastissima frana che ha portato via tutto, compromettendo seriamente il transito.

(Per approfondire: https://ilreventino.it/ferrovia-le-criticita-tratto-soveria-mannelli-rogliano-la-riapertura-un-atto-responsabilita-morale-reportage-esclusivo-sui-luoghi/).

In questi ultimi anni, il disinteresse dall’alto, unito a un depauperamento delle risorse finanziarie, insieme al disboscamento selvaggio, congiunto poi all’eliminazione di quei famosi cantonieri, che fino a qualche anno fa vigilavano sulla tratta, hanno avuto queste drammatiche conseguenze. Speriamo che adesso la situazione possa cambiare e la strada ferrata diventi funzionale alle popolazioni dell’intero territorio dell’area centrale della Calabria.

 

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