Catanzaro – Si è svolta nei giorni scorsi, inizialmente prevista per il mese di marzo, ma rinviata causa covid, la consegna della targa di “Alfiere dell’Arte e della Poesia anno 2021”. Il premio indetto dalla Nuova Accademia dei Bronzi di Catanzaro, si sarebbe dovuto, inizialmente, svolgere a Botricello, il rinvio, ha fatto sì che fosse dirottato nella città dei tre Colli e, in particolare, nella chiesa del Monte dei Morti.
Al termine di una Messa celebrata in suffragio dei poeti e degli artisti deceduti che, in passato avevano aderito alle iniziative dell’Accademia, il poeta di Taverna, Salvatore Munizza, che partecipava con la poesia inedita “Angeli di Greta, ha ricevuto la targa di Alfiere della poesia per il 2021.
Il componimento, che noi de ilReventino.it avevamo già pubblicato alcuni mesi fa parlando proprio del riconoscimento consegnato all’ingegnere Munizza che, in quella circostnza ci concesse gentilmente una lunga intervista, parla di ambiente. Un tema caro un pò a tutti noi, soprattutto in questa nostra bella e “maledetta” terra di Calabria.
“Mi ha ispirato Greta Thumberg – ci dice il poeta Munizza felicemente sorpreso dal riconoscimento ricevuto – con le sue battaglie per l’ecosistema e la salvaguardia del Pianeta, ma è ovvio che il pensiero scivola, inevitabilmente, alla nostra Calabria che, così bella, eppure tante, troppe volte martoriata da abusivismo, inquinamento, cementificazione selvaggia, che la deturpano e ne sporcano il meraviglioso e angelico viso”.
Qui sotto riportiamo spiegazione e testo integrale della lirica di Munizza, vincitrice del premio.
Presentazione
In questo mondo ormai rassegnato ed impotente ad affrontare seriamente i gravi problemi ambientali, dalla lontana Svezia si alza una voce netta, chiara e determinata di una ragazzina: ci rimprovera che stiamo mettendo a rischio sicuro la sopravvivenza sulla Terra della loro generazione e di quelle future. Quella voce, seguita da innumerevoli schiere di giovani in ogni parte del mondo, rinfaccia, a muso duro, a tutti coloro i quali hanno la responsabilità delle scelte politiche, gli effetti del tragico impatto che esse hanno già provocato sull’equilibrio dell’ecosistema, esortandoli anche a porre rimedi immediati.
Poiché non siamo stati in grado di arrivarci da soli, noi adulti abbiamo l’obbligo di raccogliere questo grido di allarme e di impegnarci insieme ai giovani che protestano, affinché si inverta concretamente e rapidamente questa tragica prospettiva. Lo dobbiamo ai nostri figli, ai nostri nipoti e tutti coloro che hanno diritto di vivere in futuro in questa terra.
Angeli di Greta
Uno squillo potente di tromba
si alza nel buio stagnante,
risveglia coscienze sopite stipate in tomba,
diffonde un messaggio allarmato per tutti importante:
La Terra con questo andazzo futuro non ha.
La carica dell’angelo nordico al mondo risuona,
rispondono con eco unisono giovani anime
coscienti di essere vittime di scelte accecate
di adulti che vivono l’oggi senza il domani.
Speranza di vita affidata a mani innocenti
che hanno ben chiare le contromosse da fare
e la forza di agire sgravata da impuri compromessi,
fattore essenziale per gli auspicati successi.
Volate impetuosi angeli venuti dall’alto.
Costringeteci a prendere seppur tardiva coscienza
e unirci a voi nell’ambizioso progetto
di dare futuro a questo speciale pianeta.
Incazzatevi noi siamo tonti
incalzateci e saremo pronti
a incamminarci sulla strada tracciata
per dare successo alla vostra crociata.