I “tortelloni di Carlo V”, questo il piatto creato dallo Chef italiano Enea Braglia per omaggiare il borgo di Carpanzano. Nei giorni scorsi, infatti, una delegazione dell’Appennino tosco-emliano, in provincia di Modena, ha fatto tappa nel borgo del Savuto, per un progetto di unione, tra territori, tratteggiato dal giornalista calabrese Omar Falvo. Lo Chef, accolto dal primo cittadino di Carpanzano, Valerio Vigliaturo, ha ricercato le tante autenticità gastronomiche del posto, coniugandole con i prodotti del suo Appennino per elaborare un piatto che promette di regalare emozioni di gusto.
Un piatto imperiale per il borgo di Carpanzano
“La gradita visita dello Chef Enea Braglia presso il nostro borgo è stata motivo di gratificazione per l’intera comunità carpanzanese e non può che renderci orgogliosi di essere stati fonte di ispirazione per la creazione di un nuovo piatto, che… congiunge le tradizioni culinarie di Carpanzano, con quelle dell’Appennino tosco-emiliano-ha asserito- Valerio Vigliaturo, primo cittadino di Carpanzano. ” Due territori-ha affermato Vigliaturo-geograficamente distanti ma che si riconoscono in tante affascinanti analogie, sia in ambito morfologico che sociale. Un mio grazie va ad Omar Falvo, che si sta prodigando con meritevole operosità per la promozione del borgo”, ha concluso lo stesso.
(Nella prima foto i tortelloni di Carlo V, nella seconda il sindaco Valerio Vigliaturo e lo Chef Enea Braglia)
I tortelloni di Carlo V, ideati dallo Chef Braglia, racchiudono i sapori della farina di castagne, ingrediente che unifica i luoghi, i grani antichi dell’Appennino, la farcia, le patate della Sila, sbollentate ed amalgamate con il parmigiano reggiano e con le frattaglie di maiale nel ripieno. Inoltre, presente il grasso di pancetta, l’aglio di montagna e rosmarino.
“Questo è solo il primo tassello di un progetto lungimirante, sono veramente contento di aver visitato la Sila e il borgo di Carpanzano, un luogo fiabesco”, ha dichiarato Enea Braglia.