Un bar, un sogno d’amore, una rinascita per il piccolo borgo di Motta Santa Lucia, ormai orfano dei suoi punti di ritrovo.

Riapre lo storico Bar Agorà di Motta Santa Lucia. A ridargli vita due giovani ragazzi: Dea Pizzilli ed Eligio Bevacqua, i quali hanno deciso di rimanere in questa terra e più nello specifico nel loro paese natio. Una decisione venuta spontaneamente, nonostante le numerose problematiche con le quali hanno dovuto fare i conti. Si sa benissimo: decidere di rimanere non è mai facile, ci vuole un grande coraggio e sicuramente, questo coraggio, a loro non manca.
Le luci del Bar Agorà 2.0 si sono riaccese finalmente sabato 9 dicembre, con una folla numerosissima accorsa a congratularsi e festeggiare questa riapertura. Li raggiungo anch’io il giorno seguente per fare i miei migliori auguri ai due giovani ragazzi e, mentre sorseggio uno squisito caffè, ho il piacere di scambiare con loro due chiacchiere. Li ho trovati motivati, speranzosi, sognanti, ma soprattutto grati… Grati alle loro famiglie per il supporto dimostratogli in questo loro progetto e per aver da subito sposato questo loro sogno; grati alla popolazione di Motta per aver accolto con entusiasmo questa riapertura… E fieri, fieri dei loro sacrifici, fieri di essere coraggiosamente rimasti.

Per loro questo non è un semplice bar, non è una semplice attività commerciale: rappresenta un nido d’amore, un attaccamento agli affetti sinceri, amichevoli e familiari. A loro vanno i miei migliori auguri, non da giornalista, ma da “mottese” fiero di loro che sono miei coetanei, rappresentanti di una generazione capace di sorprendere, di sognare, di realizzarsi nella propria Terra.
Auguri, cari ragazzi. Che questo sia soltanto l’inizio del vostro sogno.
Ernesto Mastroianni