«Signor sindaco, in questo periodo particolare vogliamo dedicare un articolo su come voi sindaci della nostra area territoriale state affrontando l’emergenza coronavirus. Vi chiediamo delle risposte da pubblicare sul nostro sito ilReventino.it».
Con questo messaggio abbiamo raggiunto i sindaci del territorio, impegnati ad affrontare questa emergenza sanitaria e sociale allo stesso tempo, anche per contribuire a creare una relazione ancora più stretta tra le istituzioni locali e i cittadini. Per quanto ne sappiamo, tutti i sindaci del comprensorio si stanno prodigando nel fare rispettare le regole per il contenimento del contagio e nell’attuare i provvedimenti di aiuto ai cittadini. Abbiamo formulato a tutti le stesse domande. Di seguito, le risposte del sindaco di Scigliano, Raffaele Pane:
1) Come sindaco, quale situazione è stata più difficile da affrontare nella gestione dell’emergenza coronavirus?
<<Prima di tutto, devo dire che siamo stati, almeno fino ad oggi, risparmiati da questo virus e quindi diciamo come comunità possiamo tirare un sospiro di sollievo. La situazione è stata difficile, sia perché è stato difficile, in modo particolare nella fase iniziale, in cui erano complesse proprio l’avvio delle procedure. Ci siamo attivati senza fare tanti proclami ma attuando un’intensa attività sommersa, ci sentivamo anche più volte al giorno tra medici di famiglia, carabinieri ed altre autorità sanitarie, ci siamo sentiti e coordinati continuamente con gli altri sindaci del territorio. In questo primo periodo di diffusione dell’emergenza sanitaria bastava un sospetto ed ognuno veniva messo alla gogna. Quindi siamo intervenuti dove bisognava intervenire con le norme di prevenzione, siamo stati vigili su quello che succedeva e quindi abbiamo fatto in modo insomma che tutto scorresse e si svolgesse, almeno fino ad oggi, secondo le regole stabilite dalla legge.
Poi abbiamo attuato un’altra bella iniziativa, un’altra utile attività, con i sindaci del Savuto e non solo, ci siamo scambiati informazioni tra di noi, abbiamo costituito un gruppo e ci siamo sentiti e condiviso le decisioni da adottare, in modo che ogni provvedimento fosse più condiviso possibile per evitare delle disomogeneità di comportamento tra i diversi comuni. La cosa difficile in questi periodi è stato instradare e avviare le regole che dovevamo comunicare e far adottare ai cittadini il rispetto delle relative norme di comportamento da far rispettare a livello comunale.
Riguardo specifiche emergenze sul nostro territorio fortunatamente non ne abbiamo avute, ci sono delle persone che stanno facendo la quarantena cioè che devono osservare il periodo di isolamento obbligatorio. In questo caso è stato importante e nello stesso difficile spiegare alla gente che quarantena obbligatoria non significa malattia, quindi attenzione a distinguere queste cose. In quanto uno può essere perfettamente sano ma proviene da un paese diverso dal nostro a livello di regione e deve mettersi in periodo di isolamento di prevenzione per evitare eventuali contagi. Questo non significa che un soggetto è malato. Al riguardo ringrazio molto i dirigenti dell’Asp e dell’ufficio igiene di Cosenza, con i quali c’è un quotidiano scambio di informazioni, ci sentiamo più volte durante il giorno, ed in maniera discreta e senza creare troppi allarmismi affrontiamo la situazione e poi è doveroso esternare un sentito ringraziamento anche ai carabinieri che in questo periodo forniscono l’indispensabile sicurezza a tutti i cittadini attuando il controllo del territorio>>.
2) Quale esigenza o richiesta di intervento le rappresentano come prioritaria i cittadini?
<<In merito i cittadini chiedono ed auspicano la normalità. Come priorità l’esigenza esposta è che vengano rispettate le regole. Siamo intervenuti nei casi in cui delle persone non rispettavano le regole e su questo ringrazio i carabinieri che svolgono un ruolo determinante in tal senso.
I cittadini chiedono però anche che vengano aiutati, e devono essere aiutati. E’ partito il sostegno nel nostro comune ed abbiamo già iniziato a distribuire i primi buoni per fare la spesa, questa misura credo che debba essere ampliata, abbiamo dato priorità come prescrivono le indicazioni nazionale a chi non ha nessuna forma di reddito. Abbiamo messo a disposizione le strutture comunali per far azioni concrete, come portare la spesa a casa o eventualmente delle medicine, per esempio un dipendente del comune è andato a casa di una cittadina anziana che ha chiesto l’intervento in quanto non poteva muoversi per dei problemi ad una gamba. Ma questo l’hanno fatto anche alcune associazioni, sul nostro territorio è attivo il gruppo “La Terra di Piero” e pure loro si sono messi a disposizione per alleviare le problematiche in questi periodi di isolamento ma anche semplicemente per fa sentire la presenza agli anziani che sono da soli in casa.
Quindi l’auspicio è che tutto ritorni presto alla normalità. Comunque ai cittadini chiedo un’altra cosa che gli sforzi fin qui fatti non vadano vanificati, le misure messe in campo stanno dando dei risultati, per bisogna continuare su questa linea. Per l’ennesima volta lo ripetiamo non bisogna uscire, ad oggi non abbiamo medicine vaccini contro questo virus, quindi l’unico modo per non farlo camminare e visto che il virus cammina sulle gambe degli uomini, per cui ho fatto una battuta un pò di tempo fa, spezziamo le gambe al virus. E come possiamo fare, semplicemente non uscendo rimanendo a casa>>.
3) Quale messaggio vuole comunicare ai suoi cittadini?
<<Il messaggio che voglio lanciare è quello che tutto andrà bene. Voglio mandare un messaggio rassicurante, le misure finora messe in campo stanno dando i loro frutti, come dicevo fortunatamente ad oggi non abbiamo casi sul nostro territorio. Ma questo non ci deve fare abbassare la guardia, non ci deve indurre a ridurre l’impegno, c’è bisogno di tenere alta l’attenzione, dobbiamo essere vigili, dobbiamo seguire le regole. Perché solo in questo modo si può uscire da questa grave situazione quindi restiamo tutti quanti a casa, non usciamo. Devo dire che c’è bisogno che ognuno faccia la propria parte, come anche sul fare la spesa c’è bisogno di assumente un comportamento corretto. E’ indispensabile, porto un esempio banale, se io so che oggi mi devo preparare pasta e sugo e domani devo preparare pasta e fagioli quando esco per la spesa compro entrambi per evitare la doppia uscita da casa. Perciò stiamo tranquilli, stiamo a casa, e speriamo che in tempi brevi si ritorni alla vita di tutti i giorni. Quindi il messaggio finale è quello di stare a casa e tutto andrà bene che poi è l’appello che continuamente ci siamo scambiati in questi ultimi periodi>>.