Per la presentazione del libro FUORI DAI CONFINI scritto da Nicola Gratteri e Antonio Nicaso, programmata a Carlopoli è prevista la presenza del Procuratore Capo Nicola Gratteri.
La speciale occasione è prevista nell’entroterra catanzarese, presso i locali dell’Istituto Comprensivo “G. Rodari” nella giornata del 4 ottobre 2023 alle ore 18.30, in cui il Procuratore Capo Nicola Gratteri interverrà a Carlopoli per la presentazione del suo ultimo libro, scritto a quattro mani con Antonio Nicaso Fuori dai Confini. L’iniziativa – come rileva una nota perventa in redazione – è promossa dall’associazione culturale Amaro Letterario e fortemente voluta dai tre soci fondatori, Pasqualina Arcuri, Angelina Pettinato e Luca Gentile. L’evento sarà moderato dalla giornalista Maria Chiara Caruso.
Si punterà su un dialogo schietto e autentico. Si partirà da alcune parole chiave per vivere in armonia: ciascuno, assumendosi le sue responsabilità di persona e cittadino, realizza se stesso senza ledere l’altro ma semmai condividendo, nella reciprocità, tutti gli strumenti che servono per creare un’armonia collettiva.
Non bastano le leggi, non basta la conoscenza pur essendo pilastri di una comunità civile, è necessario conoscere sé stessi, vincere le paure, gestire le preoccupazioni, gestire l’ego e coltivare l’altruità, il senso dell’altro dentro di sé. Non solo quindi l’altruismo ma anche il riconoscere che l’altro ha lo stesso diritto di essere ascoltato e amato quanto noi. Si può possedere una mentalità mafiosa anche senza frequentare i mafiosi: basta ritenere di essere più potenti degli altri. E questo è un seme che non può essere piantato in un campo che aspira a essere un’opportunità di crescita per tutti. La guerra che si combatte ogni giorno contro le organizzazioni malavitose non basta. È necessario combattere anche le guerre intestine dell’egocentrismo, della supponenza, della prevaricazione, del senso di onnipotenza e di supposta superiorità sociale.
In uno degli ultimi incontri prima che il Procuratore Capo prenda servizio a Napoli, Amaro Letterario punta quindi a dialogare non solo con l’Uomo di Stato ma anche e soprattutto con l’Uomo che ama la terra e la Terra, con la sua visione di comunità, con la sua visione di realizzazione. “Non esistono ricette, questo lo sappiamo bene” riferiscono i soci dell’Associazione, “l’esperienza però appassionata di una persona che è immersa costantemente nel conflitto e nelle dinamiche per risolverlo è certamente di ispirazione per capire come continuare il cammino offrendo a sé stessi e agli altri spunti di riflessione per vivere in armonia. D’altra parte, si può fare cultura per apparire oppure di può scegliere di essere con i fatti cultura che nutre i piccoli passi ben consapevoli che il traguardo non è stato ancora raggiunto”.