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Il Gruppo Scout “Soveria Mannelli 1” riprende “l’avventura” e prepara le attività

Riparte l’attività del Gruppo Scout “Soveria Mannelli 1” stringendo un “gemellaggio” ed un rapporto più intenso con il Gruppo Scout “Lamezia Terme 9”. 

“Insegnare ai bambini a diventare uomini, insegnando agli uomini a ritornare bambini” con queste parole, del venerabile Jacques Sevin, S.J, don Roberto Tomaino, parroco di Soveria Mannelli, ha accolto durante la celebrazione della messa parrocchiale di domenica 6 maggio 2018 il Gruppo Scout “Lamezia Terme 9” che ha voluto trascorrere una domenica presso la comunità del centro del Reventino.

Più di novanta ragazzi tra lupetti e lupette, esploratori, Rover e Scolte hanno animato Piazza Bonini a Soveria Mannelli dalle 12 fino alle 16 del pomeriggio di domenica con le classiche attività scout, coinvolgendo diversi bambini della comunità di Soveria Mannelli. Band, giochi e riflessioni hanno guidato le attività del gruppo che è stato accompagnato dalla Comunità Capi del Gruppo Scout “Soveria Mannelli 1”.

Il gruppo di Soveria riprenderà le attività con il mese di settembre aprendo le attività dedicate ai lupetti, i bambini dagli 8 ai 12 anni.

Lo storico gruppo di Soveria Mannelli, fondato negli anni ’80, ha visto crescere tra le fila diverse generazioni di giovani soveritani. Ora dopo qualche anno di difficoltà organizzative riprenderà le proprie attività in seno alle parrocchie di San Giovanni Battista e di San Michele Arcangelo di Soveria Mannelli.

La proposta educativa degli scout rimane sempre attuale ed attraente, come ricordava papà Benedetto XVI nel 2007, in occasione del centenario del movimento scout: «Da un secolo attraverso il gioco, l’azione, l’avventura, il contatto con la natura, la vita di squadra e il servizio agli altri, una formazione integrale della persona umana è offerta a tutti coloro che aderiscono allo scautismo.

Fecondato dal Vangelo, lo scautismo è non soltanto un luogo di vera crescita umana, ma anche il luogo di una proposta cristiana forte e di una vera maturazione spirituale e morale, così come è un autentico cammino di santità. Sarà peraltro bene ricordarsi che, come sottolineava Padre Jacques Sevin, S.J., fondatore dello scautismo cattolico, “la santità non è prerogativa esclusiva di alcun tempo né di alcuna uniforme particolare”.

Il senso delle proprie responsabilità, che la pedagogia scout risveglia, conduce a una vita nella carità e al desiderio di mettersi al servizio del proprio prossimo, a immagine del Cristo servitore, appoggiandosi sulla grazia che il Cristo stesso dona, in particolare attraverso i sacramenti dell’Eucaristia e del Perdono».

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