Un gruppetto di piccole “Racchette di classe” dell’IC Rodari di Soveria Mannelli e Carlopoli e – si spera – anche dell’IC Don Milani di Martirano (scuole di Motta Santa Lucia e Conflenti), andranno al Foro Italico di Roma in occasione degli Internazionali d’Italia di Tennis.
Il progetto “Racchette di classe” è stato promosso su tutto il territorio nazionale dalla FIT (Federazione Italiana Tennis) e dal MIUR (Ministero dell’Istruzione) ed è indirizzato alle classi III, IV e V della scuola primaria. La sua finalità è quella di insegnare gli sport che presuppongono l’uso delle racchette (il Tennis e il Badminton) con un’attività ludico-sportiva e con alcune occasioni in cui è stato anche introdotto il fattore competitivo, con un vero e proprio torneo provinciale tra le scuole partecipanti.
Sono stati ben 120 gli alunni coinvolti nelle attività portate avanti dallo storico Circolo Tennis Soveria Mannelli, con il responsabile del progetto e tecnico per il Tennis, Emilio Marasco, e gli istruttori di Badminton, Luigi Anastasio e Dario Rizzo, e dalle insegnanti responsabili delle scuole: Nella Costanzo, per il Rodari, e Patrizia Valente, per il Don Milani.
Il progetto ha previsto una prima fase in cui sono state effettuate delle lezioni, durante le quali sono stati anche selezionati due ragazzi e due ragazze per ogni Istituto che hanno poi giocato il torneo provinciale presso il Circolo Viola Tennis di Lamezia Terme. In questo torneo, i ragazzi del Rodari si sono classificati al primo posto, mentre quelli del Don Milani al terzo, su otto scuole partecipanti.
Alla prossima fase, che si terrà a Roma nei prossimi giorni 7 e 8 maggio, presso il Foro Italico, durante gli Internazionali d’Italia di Tennis, parteciperà certamente un gruppetto di ragazzi del Rodari e quasi certamente un altro gruppetto del Don Milani, che spera in un ripescaggio.
Alla fine del mese di maggio si terrà una grande manifestazione finale a Soveria Mannelli, che coinvolgerà come protagonisti tutti i giovanissimi tennisti che hanno preso parte al progetto.
di Raffaele Cardamone