Dopo quasi 45 anni un gruppo di amici di gioventù di Soveria Mannelli si ritrovano in un ristorante cittadino per commemorare un amico non più presente, Vittorio Crispino.
Ormai tutto viene celebrato sui social in modo veloce, superficiale e distante, basta un post con una o più foto e tutto fila liscio, invece ricordare un amico, organizzare l’incontro, pensare di donare una targa, scrivere il testo, concordare la data e mettere insieme le mille diverse esigenze del gruppo di amici, svolgere la serata tra ricordi, risate ed emozioni per qualche episodio più toccante, è una impegno che in tanti disdegnano a discapito del meno strassente e faticoso e più facile post sui social, veloce, freddo, distante ed effimero.
Se invece si è arrivati a raggrupparsi per stare insieme e svolgere una serata vuol dire che il legame è forte ed consolidato, in questo caso è stato così e Vittorio ha riunito il gruppo di nuovo come una volta.
In definitiva si è trattato di una bella iniziativa, un pensiero per un coetaneo che non c’è più, un momento da trascorrere insieme con l’intenzione rievocativa e nello stesso tempo per passare una piacevole serata tra vecchi amici riuniti nella reminiscenza di racconti e di episodi di un’infanzia passata tra giochi e sperientatezza.
Il ricordo di una persona che è scomparsa è segno di affetto, se accade che spontaneamente viene celebrata la memoria vuol dire che è stato lasciato una traccia idelebile nel corso della presenza terrena, così è avvenuto per un compoenete della comitiva di amici, composta all’epoca adolescenziale, denominato “Brachinifenza” un nome bizzarro, ideato per identificare il gruppo in modo goliardico, provvisto di spirtio altruistico e nello stesso tempo molto unito, che affondava le radici nei valori più veritieri e reali per i tempi andati, sentimenti antichi ormai tramontati, del rispetto e dell’amicizia, della deferenza, della stima, della riverenza e dell’ossequio.
«Vittorio ha fatto sì che ci rincontrassimo» ha rilevato uno degli organizzatori del ritrovo.Ognuno ha ricordato qualche momento particolare, la proverbiale capacità nel trovare i funghi, una dote unica nel sapere i posti e identificare il periodo per una prolifica raccolta, e poi il paradigmatico modo calmo e pacato di dialogare e anche gestuale nel discorso, nello svolgere un ragionamento e nella comunicazione verbale.
La cena è stata conviviale e ognuno ha raccontato del vecchio amico mentre altri hanno stilato un vero discorso. A fine serata è stata donata ai due fratelli di Vittorio una targa ricordo, consegnata a Massimo e Mario, con la seguente incisione: In memoria di Vittorio Crispino gli anni passano ma il tuo ricordo rimane indelebili nei nostri cuori. Gli amici della Brachinifenza.
La serata è proseguita protraendosi fino a tarda ora, fino a quando il gestore del ristorante ha spento le luci.
Gli assenti, per lavoro o per altri impegni o impedimenti fuori regione o all’altro capo del mondo sono stati presenti con videochiamate e/o telefonate, di seguito i presenti:
Luigi Perri
Mario Iaconesso
Franco Spezzano
Francesco Iorio
Fernando Iorio
Leonardo Alessio
Domenico Totino detto Mimmo
Claudio Bevilacqua
Giuseppe Colosimo detto Pino
Angelo Muraca
Giuseppe Portafoglio
Santo Caligiuri
Salvatore Scarpino
Rosario Astorino detto Sarino
Domenico Posella
Pasquale Grandinetti
Vittorio Iuliano
hanno partecipato Massimo e Mario Crispino i fratelli di Vittorio.