Commento
È un vero peccato che la Garibaldina non sia riuscita neanche oggi a portare a casa i tre punti, ancora una volta persi nei minuti di recupero e a causa di un rigore generoso concesso dall’arbitro Falvo alla squadra ospite. Ma almeno si è interrotta una striscia negativa di nove sconfitte consecutive, di cui otto con Cipparrone in panchina e una, quella di domenica scorsa con il Campora, con il nuovo allenatore Giuseppe Sestito arrivato da appena due giorni. La prestazione è stata comunque confortante tanto da fargli dichiarare a fine partita: «almeno siamo ancora vivi», e sul gol subito all’ultimo respiro: «la partita era già vinta».
In effetti, i progressi della squadra si sono visti fin da subito con un ottimo approccio alla partita, una maggiore convinzione e una manovra quanto meno ordinata. E i frutti delle buone trame offensive non si sono fatti attendere, anche se il gol, quasi immediato, è arrivato sugli sviluppi di due calci piazzati battuti in rapida successione. Una gran punizione di Diemme con il pallone indirizzato sotto la traversa che il portiere avversario smanacciava in angolo e il conseguente tiro a rientrare dalla bandierina di Sinopoli che, come nella tradizione del leggendario Massimo Palanca, si insaccava direttamente nella porta avversaria. Un vantaggio meritato che la Garibaldina legittimava con una buona prima frazione di gioco e con qualche altra azione da gol non concretizzata.
La ripresa è stata invece caratterizzata, dopo una prima fase equilibrata, da un calo fisico sempre più evidente della squadra di casa, a corto anche di cambi a causa di infortuni e indisponibilità varie. E così il Trebisacce riusciva a prendere sempre più campo e a farsi pericoloso, costruendo anche un paio di occasioni importanti sventate alla grande da De Sio. La Garibaldina invece, non più lucida come nel primo tempo, sprecava qualche buona opportunità in ripartenza e soprattutto cincischiava troppo al limite dell’area avversaria ritardando quasi sempre la conclusione a rete. Pochi rischi comunque per la squadra di casa che reggeva bene il confronto fino ai soliti fatidici minuti di recupero, in cui l’arbitro Falvo vedeva un fallo da rigore, in uno scontro abbastanza fortuito in area, ma in posizione defilata, tra De Sio in uscita e il centravanti del Trebisacce. Fermo restando che l’azione non era pericolosa, tant’è vero che il portiere garibaldino non è stato neppure ammonito, questo è un rigore che si può dare oppure no, con uno sviluppo dell’azione in cui la discrezionalità dell’arbitro è massima. La cosa che fa male è vedere che le decisioni contrarie alla Garibaldina, quando gioca in casa, vengono prese dagli arbitri a cuor leggero, mentre in trasferta va esattamente al contrario. Bisogna dire che, per tutto il secondo tempo, il direttore di gara si è anche guardato bene dal fischiare qualche sacrosanta punizione sulle ripartenze della Garibaldina, che quindi stentava a tenere palla nella metà campo avversaria.
Così va questo campionato balordo, iniziato benissimo, ma che poi ha visto la squadra andare in black out. Bisogna combattere contro la cattiva sorte e gli arbitraggi sempre più discutibili: non per cattiva fede, ma semplicemente per la scarsa preparazione di una classe arbitrale che sta paurosamente scendendo di livello. Ma almeno oggi, sul terreno dell’“Antonio Leo” si è visto quell’orgoglio, che dovrà essere mantenuto fino all’ultimo minuto dell’ultima partita.
Cronaca
Primo tempo:
2° – Bella azione combinata in attacco della Garibaldina che porta al tiro Badjinka che però non prende lo specchio della porta.
10° – Diemme su punizione impegna severamente il portiere avversario che devia in angolo un tiro indirizzato sotto la traversa.
11° – GOL GARIBALDINA. Su tiro dalla bandierina, come nella tradizione del leggendario Palanca, Sinopoli spedisce direttamente nella rete avversaria.
25° – Tiro da appena dentro l’area di Pascuzzi, ben indirizzato tra palo e portiere, che se la cava con una presa in due tempi.
30° – Bella girata di Badjinka, pronto a colpire con buona prontezza all’altezza del dischetto di rigore, ma il pallone va a lato di poco.
32° – Buona combinazione del Trebisacce con una conclusione da fuori area che va però abbondantemente al lato.
42° – L’arbitro Falvo ferma un’azione pericolosa della Garibaldina per concedere un calcio di punizione per un precedente fallo su Diemme, ma con in pallone sui piedi di Badjinka al limite dell’area avrebbe dovuto far proseguire l’azione per il vantaggio.
Secondo tempo:
10° – Su un traversone in area del Trebisacce, un attaccante colpisce di testa in bella elevazione, ma De Sio blocca sicuro.
17° – Sugli sviluppi di un calcio piazzato, il Trebisacce va al tiro ravvicinato con De Sio prontissimo a respingere in angolo salvando momentaneamente il risultato.
20° – Tiro insidioso da fuori area del Trebisacce con De Sio che blocca ancora sicuro.
37° – Buona conclusione a rete di Diemme che il portiere para senza particolari difficoltà.
44° – Tiro da fuori teso e angolato del Trebisacce con De Sio che si distende in tuffo e sventa con una difficile parata .
47° – Scontro fortuito in area, in posizione defilata, tra De Sio e il centravanti del Trebisacce, con l’arbitro che fischia un calcio di rigore apparso molto discutibile.
48° – GOL TREBISACCE. Il centravanti del Trebisacce trasforma il calcio di rigore e pareggia all’ultimo respiro.
49° – Su cross in area di Diemme, Bonacci M. riesce a colpire di testa ma il pallone termina di poco al lato.
Pagelle
1. De Sio Tommaso: 7. Nonostante l’uscita azzardata a tempo scaduto in cui dà l’occasione all’arbitro per concedere il calcio di rigore, disputa un’ottima partita con almeno un paio di interventi salva-risultato.
2. Bonacci Francesco: 6,5. Dimostra di essere reattivo. Copre bene la sua fascia in fase difensiva, non sempre gli riesce di appoggiare efficacemente l’azione offensiva.
→ 13. Colosimo Davide (dal 23° del secondo tempo): 6,5. Entra con buona determinazione e il pallone non passa dalla sua parte. Quando ne ha l’opportunità, appoggia anche l’azione offensiva.
3. Pascuzzi Mario Michele: 7. Attento e preciso in copertura, spinge quando ne ha l’opportunità arrivando anche a impegnare il portiere avversario.
4. Tarzia: 7. Trova una posizione congeniale, davanti alla difesa, e anche una buona prestazione con molti palloni recuperati e una sicura gestione del pallone. Non ha ancora i 90° nelle gambe.
→ 16. Gigliotti Ettore (dal 23° del secondo tempo): 6,5. Entra con compiti di marcatura sul costruttore di gioco avversario e se la cava bene.
5. Bonacci Mattia: 7. Difende con attenzione e quando può si spinge in avanti per sfruttare la sua elevazione, ma non è fortunato.
6. Cardamone Jacopo: 7. Puntuale negli anticipi di testa e di piede non concede più di tanto alle punte avversarie pericolose e ben assortite.
7. Giaccari Gaetano: 7. Palla al piede affonda con una certa scioltezza e si concede qualche preziosismo, peccato l’indecisione in occasione di qualche scelta finale.
8. Diemme: 7. Prestazione di personalità. Sempre pericoloso sui calci piazzati e quando crossa sembra accarezzare il pallone. Preso di mira dagli avversari più ruvidi, chiude acciaccato e stanchissimo.
9. Badjinka: 7. È una forza della natura. Quando prende posizione quasi sempre riesce a far salire la squadra. Non ha molti palloni giocabili per scaricare in porta ed è un peccato perché ha un tiro che andrebbe sfruttato maggiormente.
10. Sinopoli Emanuele: 7,5. Mette in mostra una grande capacità di dribbling e spesso riesce a saltare l’uomo. A volte tiene un po’ troppo il pallone, quando potrebbe scaricare facile su un compagno vicino. Segna dalla bandierina come il mitico Palanca.
11. Serra Simone: 7. Qualche buona folata offensiva sulla sua fascia di competenza e tanta corsa per aiutare in copertura.
Mister Sestito Giuseppe: 7,5. Si vede la sua mano. Se avesse sempre a disposizione tutti gli elementi, per prepararli atleticamente e impostare la partita successiva, potrebbe fare molto di più. Dà la sensazione di essere in grado di poter provare a salvare la squadra o almeno a finire il campionato a testa alta. Si sgola dalla tribuna (non poteva ancora andare in panchina per problemi burocratici) per incitare la squadra e cercare di teleguidare i singoli con indicazioni mirate. Meritava decisamente la vittoria!
Raffaele Cardamone