Site icon ilReventino.it

Il Decreto Sud: come può incidere positivamente per lo sviluppo dell’area del Reventino

di Giovanni Caruso (Esperto in Finanza Aziendale) –

Dopo l’approvazione in via definitiva della Camera, avvenuta nella seduta del Primo Agosto scorso, il cd “Decreto Sud” è diventato Legge e garantisce risorse al Sud Italia e ovviamente anche alle zone nel monte Reventino. Vediamo quali sono le principali novità per le imprese previste nel testo di legge che mira a dare nuova linfa economico-produttiva alle regioni del Mezzogiorno.

La prima e forse più importante novità è la creazione del bando “RESTO AL SUD” finalizzato per promuovere la costituzione di nuove imprese nelle regioni Abruzzo, Basilicata, Calabria, Campania, Molise, Puglia, Sardegna e Sicilia da parte di giovani residenti dai 18 ai 35 anni, nei settori dell’artigianato, dell’industria, della pesca e dell’acquacoltura, ovvero relative alla fornitura di servizi, compreso il settore del turismo.

Oltre 1250 milioni di Euro per un finanziamento fino a 50 mila euro per ogni singolo richiedente con la possibilità arrivare fino a un massimo di 200 mila euro per le domande presentate da più richiedenti che si costituiscono o sono già costituiti in società, comprese le cooperative.

Il 35% è a fondo perduto e il 65% è un prestito a tasso zero da rimborsare, complessivamente, in otto anni di cui i primi due di preammortamento.

A gestire le domande sarà l’Agenzia nazionale per l’attrazione degli investimenti e lo sviluppo d’impresa (Invitalia) che dovrà valutare la sostenibilità tecnico-economica del progetto e rispondere entro il termine massimo di sessanta giorni dalla presentazione del progetto da parte del neo imprenditore under 35 che non disponga di mezzi propri per avviare un’attività.

Viene creata la “BANCA TERRE ABBANDONATE”. In questo caso attori principali sono i Comuni ricadenti nelle Regioni Meridionali che, senza oneri aggiuntivi per i loro bilanci, dovranno procedere all’individuazione e la relativa assegnazione, per una dotazione complessiva pari a 50 milioni di euro, previo bando pubblico, di terreni e/o immobili da destinare a giovani di età compresa tra i 18 e i 40 anni, per la valorizzazione di terreni, aree edificate o altri immobili abbandonati, sia dei Comuni che dei privati (previo consenso del proprietario al progetto di valorizzazione del bene).

Per favorire la crescita economica in alcune aree del Paese, ciascuna delle Regioni meno sviluppate, vengono create le “ZES, ZONE SPECIALI CON PORTI”. Le imprese che effettuano investimenti all’interno delle Zes possono utilizzare il credito d’imposta per l’acquisto di beni strumentali nuovi nel Mezzogiorno nel limite massimo, per ciascun progetto di investimento, di 50 milioni di euro. Inoltre l’agevolazione per tali zone è estesa fino al 31 dicembre 2020. Le agevolazioni sono revocate se le imprese non mantengono la loro attività nella Zes per almeno sette anni dopo il completamento dell’investimento.

Vengono semplificate e accelerate le procedure per la realizzazione degli interventi previsti nell’ambito dei “Patti per lo Sviluppo”.

Stanziati anche 150 milioni di euro per gli enti locali che promuovano azioni di accoglienza e integrazione.

Estensione delle agevolazioni di natura fiscale e contributiva per le imprese agricole che hanno subito danni dall’eccezionale siccità della stagione primaverile ed estiva 2017.

Proroga della misura agevolativa del cd “IperAmmortamento” fino al 30 settembre 2018 per investimenti effettuati entro il 31 dicembre 2017.

Exit mobile version